Le conseguenze? La migliore è essere rapinati.
Ed infatti, questo è successo a lei.
I rapinatori bussano a casa della vittima alle 2.30 . La donna che vive in casa con il figlio disabile ha incautamente aperto la porta ed è stata subito minacciata armi in pugno. I quattro si sono fatti consegnare un bracciale d'oro, quattro collane girocollo d'oro, una coppia di orecchini con brillanti ed altri oggetti preziosi, per un valore complessivo di 10.000 euro.
Dopo il furto i ladri avevano minacciato di morte la vittima intimandole di non chiamare le forze dell'ordine e si erano allontanati facendo perdere le tracce. Ma se si sbaglia ad aprire, non si sbaglia certo due volte.
Così la signora ha chiamato i carabinieri che, avviate subito le indagini, in meno di due giorni riescono a bloccare i quattro autori del colpo compiuto.
Tra loro due minorenni, un sedicenne ed un tredicenne che frequenta regolarmente la scuola, tre di loro sono stati sottoposti a fermo d'indiziato di delitto. Manette quindi per Martino Naclerio, 26 anni, operaio e Cristian Avitabile, 20 anni, entrambi residenti ad Agerola e per il 16enne. Segnalazione al Tribunale per i minorenni di Napoli per un 13enne non imputabile, residente a Pimonte, che ha partecipato al colpo. A parte Naclerio, operaio, nessuno ha un lavoro. Sono tutti figli di famiglie normali, con genitori che lavorano ma a quanto pare, l’esempio non basta. I genitori dei due minorenni componenti della gang, in particolare del 13enne, sono increduli e sorpresi.
Così, non sono mancate scene di disperazione tra i parenti dei ragazzi: i genitori sono, sottolineano i militari, persone perbene che lavorano onestamente. Sconcerto anche tra gli stessi investigatori che non pensavano di trovare tra gli autori del colpo i due minorenni, ed in particolare il tredicenne, un ragazzo che frequenta regolarmente la scuola.
Ma adesso le domande da porsi sono altre