I 7 sono accusati di concorso in associazione mafiosa e estorsioni aggravate dal metodo mafioso ai danni di imprenditori del casertano e del basso Lazio.
Tra gli arrestati vi sono anche due fratelli del numero uno della camorra casalese, latitante da oltre 15 anni, Michele Zagaria: i fratelli del boss Pasquale e Carmine, il cugino Pasquale Fontana e l'attuale reggente del gruppo, Michele Fontana.
Le indagini si sono avvalse delle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Nicola Cangiano; quest'ultimo ha riferito, tra l'altro, di una riunione tra il killer Giuseppe Setola, il figlio di «Sandokan», Nicola Schiavone, e il capoclan Antonio Iovine, all'epoca latitante e oggi detenuto, in cui si decise di attentare alla vita di alcuni magistrati.
Nel mirino dei Casalesi c'erano in particolare i pm Catello Maresca, Cesare Sirignano, Alessandro Milita e Franco Roberti, oggi procuratore di Salerno.