A seguito delle indagini eseguite dai carabinieri del Nas coordinati dal procuratore aggiunto Francesco Grecosi, sarebbe fatto luce sull’esistenza di un illecito traffico di false richieste di rimborso spese per prestazioni sanitarie effettuate presso centri ospedalieri esteri gestito da un’organizzazione, prevalentemente costituita da pazienti aderenti ad un’associazione di trapiantati epatici con sede a Napoli.
Gli illeciti si protraevano già da alcuni anni. Gli indagati sfruttavano la possibilità di usufruire tre volte l’anno di un rimborso da parte delle Asl per sottoporsi a visite mediche all’estero. In molti casi facevano risultare di recarsi a Parigi in treno e in prima classe con vagone letto e di aver pagato 720 euro, ma anzichè il biglietto originale, che non veniva mai emesso, consegnavano alle Asl il ticket della sola prenotazione, che costa pochi euro. La truffa messa in piedi ai danni dello Stato ammonterebbe a più di un milione di euro.