Per Hamsik è la partita che si sogna da bambino. Il gioiello azzurro era in realtà troppo piccolo per poter ricordare una gara che invece chi vi scrive da bambino l’ha vista e la ricorda ancora bene. Finì due a zero al san Paolo, con reti di Careca e Carnevale. Avevamo, tra gli altri, un certo Maradona.
Il Napoli dei giovani emergenti se la vedrà con un Bayern che fa davvero paura, che è una corazzata, forse l’unica squadra al pari del Barcellona. Il Napoli è chiamato alla prova più difficile della sua storia recente, quella di uscire indenne nella sfida contro questa incredibile formazione, macchina da gol e schiacciasassi insuperabile. La gara persa col Parma sabato non fa ben sperare, ma a volte è proprio da sconfitte come questa che si riesce a trovare la motivazione, la cattiveria giusta e la voglia di non fare troppi erorri, anzi di acquisire le doti giuste per fare man bassa degli avversari, come gli azzurri sono chiamati a fare quest’anno.
Contro il Bayern non sarà certo facile né a dirsi né a farsi, ma pensiamo alle cose a nostro favore: stadio san Paolo pieno, squadra imprevedibile, forte in contropiede e arcigna a centrocampo, allenatore che dà la carica e che sa leggere bene la partita, gente del calibro di Cavani, Lavezzi, Hamsik, Inler, Maggio…
Nulla è perso in partenza, si dovrà giocare l’intera gara, novanta e più minuti per tentare un colpaccio che renderebbe molti sogni realtà.
I ragazzi scenderanno in campo e saranno tutti noi, dovranno esserlo, e magari, nei momenti di difficoltà, potranno pensare a qualcuno che li ha preceduti, come se fossero dei veri e propri santini…