Molti stranieri, pur riconoscendone la bellezza, rinunciano a un soggiorno in città per paura che i cumuli di spazzatura abbiano effetti negativi sulla salute. Ma se un turista che non parla la nostra lingua decidesse di sfidare la monnezza e volesse visitare Napoli utilizzando i mezzi pubblici, riuscirebbe a cavarsela? Sky.it ha messo alla prova l’Anm, l’azienda che gestisce il trasporto locale. Abbiamo chiesto informazioni sul costo di un biglietto dell’autobus o sull’esistenza di un servizio di car sharing in città. Ma non in italiano: ci siamo finti stranieri e l’abbiamo fatto in inglese. Test superato? Non proprio (guarda com'è andata in altri Comuni). Per trovare una persona che conoscesse la lingua abbiamo dovuto fare 10 telefonate a tre numeri diversi (guarda il video). E pensare che Metronapoli, uno dei call center che abbiamo contattato, offre la possibilità di scegliere tra italiano e inglese. Ma tra suggerimenti raccolti dai vicini di postazione, cornette messe giù e tentativi di traduzione online in tempo reale (si sente il ticchettio delle dita sulla tastiera del pc), dai suoi operatori non siamo riusciti ad avere nessuna informazione utile. Tranne qualche neologismo che ci era sfuggito. Su tutti, per indicare il biglietto giornaliero, “giornaly ticket”. O forse “journaly”, chissà.
Molti stranieri, pur riconoscendone la bellezza, rinunciano a un soggiorno in città per paura che i cumuli di spazzatura abbiano effetti negativi sulla salute. Ma se un turista che non parla la nostra lingua decidesse di sfidare la monnezza e volesse visitare Napoli utilizzando i mezzi pubblici, riuscirebbe a cavarsela? Sky.it ha messo alla prova l’Anm, l’azienda che gestisce il trasporto locale. Abbiamo chiesto informazioni sul costo di un biglietto dell’autobus o sull’esistenza di un servizio di car sharing in città. Ma non in italiano: ci siamo finti stranieri e l’abbiamo fatto in inglese. Test superato? Non proprio (guarda com'è andata in altri Comuni). Per trovare una persona che conoscesse la lingua abbiamo dovuto fare 10 telefonate a tre numeri diversi (guarda il video). E pensare che Metronapoli, uno dei call center che abbiamo contattato, offre la possibilità di scegliere tra italiano e inglese. Ma tra suggerimenti raccolti dai vicini di postazione, cornette messe giù e tentativi di traduzione online in tempo reale (si sente il ticchettio delle dita sulla tastiera del pc), dai suoi operatori non siamo riusciti ad avere nessuna informazione utile. Tranne qualche neologismo che ci era sfuggito. Su tutti, per indicare il biglietto giornaliero, “giornaly ticket”. O forse “journaly”, chissà.