Napoli e Genoa, strano legame tra affari fatti e saltati.

Creato il 24 febbraio 2014 da Vesuviolive

Le due squadre sono gemellate sicuramente dal punto di vista calcistico, ma dal punto di vista societario non è mai quasi andato niente in porto. Se lo sarà chiesto sicuramente l’allenatore attuale dei Grifoni, Gianpiero Gasperini, quando fu nel 2011 ad un passo da diventare allenatore dei partenopei. Era vicino nel diventare il condottiero di una nuova realtà che assiduamente si sta imponendo nel calcio italiano. Poi il tempo passa e ci sono nuove idee di mercato, su quella fascia mancina un certo Luca Antonelli, corteggiato, apprezzato, stimato per tanto tempo ma poi non se ne fece nulla. Nel suo Genoa batte felicemente e sereno sulla sua corsia di sinistra, ma sicuramente con qualche rimpianto per non aver vestito la maglia azzurra. Non bisogna nemmeno andare tanto indietro con la memoria, visto che molte volte tra queste due società gli affari stavano andando a buon fine ma poi per un nulla saltavano velocemente. Partendo da Raffaele Palladino, giocatore di Mugnano di Napoli, cresciuto calcisticamente nella Juventus che molte volte è stato vicino a vestire la maglia del Napoli. Oppure i napoletani Criscito e Bocchetti, entrambi difensori, però anche costi eccessivi o offerte impronunciabili (arrivate dall’Est) per riuscire a imporre il fair play finanzario. Le uniche note positive gli affari Mesto, Gamberini e Calaiò. E pensare che proprio il presidente del Genoa nel lontano 2004 poteva salvare lui il Napoli dal fallimento della vecchia società guidata da Totò Naldi, scoprendo in fondo che sarebbe stato complicato riemergere da quell’inferno, un tunnel impercorribile, prima dell’inizio dell’era De Laurentiis. Napoli-Genoa, se per voi è solo calcio….


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