Napoli, famiglie e studenti pronti al “Lib(e)ro Scambio”

Creato il 08 ottobre 2013 da Makinsud

Fino al 30 ottobre, ogni mercoledì dalle ore 15:00 alle 18:00 e ogni sabato dalle ore 12:00 alle 16:00, la Galleria Principe di Napoli, diventerà il luogo in cui si realizzerà  un grande baratto di libri di testo e narrativa tra gli studenti delle scuole superiori e delle università partenopee.
Si tratta dell’ iniziativa Lib(e)ro Scambio, promossa dal Comune di Napoli attraverso l’assessorato al Lavoro con delega alla Tutela del Consumatore e l’assessorato alle Politiche giovanili, in sinergia con le associazioni Link, UDS. Un vero e proprio servizio sociale messo a disposizione di tutte le famiglie e gli studenti che incontrano sempre più grandi difficoltà per l’acquisto dei testi scolastici e universitari.
Un contributo concreto per alleggerire il bilancio familiare dai costi sempre più elevati dell’editoria scolastica e non, e capace di contribuire in maniera sostanziale nel promuovere l’accesso alla cultura alle fasce più deboli della società.
“Lib(e)ro Scambio” ricorda a tutti noi che la cultura è un bene comune, e non un privilegio di pochi, e che per realizzare questo principio di giustizia non è necessario promuovere grandi opere con finanziamenti vertiginosi, ma basta trasformare un qualsiasi luogo della città in un punto di incontro e di scambio tra i cittadini, dove i  bisogni dell’uno possono essere soddisfatti dalle possibilità dell’altro. Questa iniziativa, con la sua estrema semplicità e concretezza, non solo è capace di rispondere ad esigenze urgenti di una grande parte di cittadini in difficoltà, ma è anche capace di far sentire le istituzioni più vicine alle esigenze della comunità civile, e di offrire un’occasione  importante di incontro con la cultura per tutta la città, e non solo per gli studenti.
Così  affermano gli assessori Alessandra Clemente e Enrico Panini: “Riteniamo che la scuola e le rappresentanze studentesche abbiano un ruolo prioritario in questa iniziativa. Intendiamo non solo offrire un servizio sociale di sostegno alle famiglie e agli studenti, sempre più oberati dalle spese, ma anche un servizio culturale di ampio respiro a tutta la città: gli studenti, provenienti da diverse realtà, e non solo, avranno infatti modo di confrontarsi avvicinandosi in modo non speculativo alla fruizione della cultura“.
Non resta che augurarci che iniziative come questa si diffondano a macchia d’olio in tante altre città italiane.


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