Gonzalo Higuain sul sito del Napoli;
Pipita protagonista nella vittoria sul Marsiglia
TECNICA (Stadio “San Paolo”, Napoli). Vittoria doveva essere, vittoria è stata, ma che sofferenza per un Napoli presentatosi al San Paolo presuntuoso, lento, prevedibile. Il Marsiglia, notevolmente più scarso degli azzurri, prima spaventa Maggio e soci col vantaggio di Ayew, poi pareggia il 2-1 nella ripresa. Alla fine chi fa la differenza è chi la butta dentro e il Napoli ha un giocatore infallibile che si chiama Higuain.
La partita
Mentre a Dortmund Borussia e Arsenal si rubano punti vicendevolmente, il Napoli sa di non poter fallire l’appuntamento con la vittoria, ma gli azzurri che entrano in campo al San Paolo sembrano tutto fuorchè una squadra affamata. Il 4-2-3-1 di Don Rafà, con Hamsik lasciato in panchina e Pandev alle spalle di Higuain, appare troppo compassato nell’impatto con la gara tanto che alla prima azione gli ospiti passano: corner dalla destra, inzuccata di Andre Ayew e francesi in vantaggio.
La reazione dei partenopei non è veemente come ci si aspetterebbe, ma è proprio qui che forse il Napoli dimostra di esser grande: lavorando ai fianchi dell’avversario, infatti, Maggio e soci in due minuti ribaltano il match. E’ il 22′ quando Inler stoppa di petto al limite e lascia partire un tiro al volo di sinistro che si spegne alle spalle di Mandanda. 120 secondi e si replica: torre di Pandev per Higuain, conclusione al volo del Pipita e la rimonta è cosa fatta.
Come nel più incomprensibile dei comportamenti, però, il Napoli commette l’errore di sottovalutare l’avversario e replica l’approccio denotato nel primo tempo: gioco a tinte azzurre, ma tanta sterilità nella metà campo avversaria con Pandev scomparso dai radar. E’ così che, come giustamente vuole la regola della Champions, un simile atteggiamento viene pagato a caro prezzo: cross dalla sinistra al 63′, dormita assurda di Armero e impatto vincente di Thauvin, giocatore tanto amato da Rudi Garcia ai tempi del Lille.
Il Marsiglia, però, è una squadra che quando si scopre lascia più buchi del gruviera: al 75′ Fernandez lancia Mertens, completamente dimenticato dai difensori transalpini, assist al centro e piattone del 3-2 ancora di Higuain.
Finita qui? Macchè! Prima un diagonale di Andre Ayew fa riammutolire per qualche istante il San Paolo, poi Insigne – appena entrato – scocca un destro a giro che colpisce un palo clamoroso a Mandanda battuto.
Gli ultimi minuti di gioco scorrono via con qualche brivido sia per Reina che per Mandanda, ma il forcing dei francesi – da stasera fuori da ogni discorso di qualificazione – non porta a nulla se non a una dignitosa uscita di scena dei transalpini.
Tre punti fondamentali e sin troppo sudati per Benitez: in vista di Juventus (domenica sera), Arsenal e Borussia qualcosa, soprattutto nell’atteggiamento, dovrà cambiare.
NAPOLI- OL. MARSIGLIA 3-2 (2-1) 10′ Ayew 22′ Inler 24′ Higuain 64′ Thauvin 75′ Higuain
NAPOLI (4-2-3-1): Reina; Maggio, Albiol, Fernandez, Armero; Inler, Dzemaili (90′ Behrami); Callejon, Pandev (66′ Hamsik), Mertens (83′ Insigne), Higuain. All: Benitez
MARSIGLIA (4-2-3-1): Mandanda; Abdallah, N’Koulou, Diawara, Morel; Thauvin, Cheyrou, Romao (83′ Lemina); Valbuena (57′ Payet), A.Ayew, J.Ayew (67′ Gignac). All: Baup
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