Napoli fuori dalla Coppa Italia: i quotidiani attaccano Higuain

Creato il 09 aprile 2015 da Vesuviolive

L’attacco del Napoli è sotto attacco. Più che un gioco di parole, la pura verità. Quella di ieri sera doveva essere la sfida tra Gonzalo Higuain e Miroslave Klose, due dei più forti attaccanti del campionato italiano e non solo. In campo, però, si è visto solo il centravanti dei biancocelesti, fino all’ingresso  in campo di Lulic e al risveglio di Felipe Anderson indubbiamente il migliore in campo. Tutt’altra storia, invece, per quanto riguarda l’argentino, considerato da quasi tutti i maggiori quotidiani sportivi odierni il peggiore di Napoli-Lazio.

La Rai è stata la più “cattiva”. Nel post partita del San Paolo gli ha dato un 4 senza attenuanti. Meno severi oggi il Corriere dello Sport e la Gazzetta dello Sport, che hanno “punito” l’opaca prestazione del Pipita con un 5, decretandolo comunque il “peggiore in campo”.

Voti derivanti da una prestazione davvero incolore per il numero 9 napoletano, sicuramente una delle sue peggiori. Oltre che la freddezza sotto porta e la rapidità di esecuzione, in Napoli-Lazio infatti è sembrata mancargli la cattiveria agonistica che ha contraddistinto molto sue partite in maglia azzurra e che gli hanno permesso di guidare  i suoi compagni nelle tre competizioni in cui fino a ieri era ancora in corsa, oltre che alla conquista della Supercoppa italiana contro la Juve.

Higuain è il miglior calciatore del Napoli e un attaccante che farebbe la gioia di qualunque squadra al mondo, ad esempio dell’Arsenal potrebbero dire i più maliziosi, ed è normale che da lui ci si aspetti sempre molto, ma la colpa della disfatta va condivisa anche con i suoi compagni di reparto. D’altronde lo stesso Benitez prima della partita lo aveva detto: “Dobbiamo sfruttare meglio le occasioni che costruiamo. Siamo la squadra che tira di più in porta”. E’ vero, infatti, che l’argentino nelle ultime nove gare di campionato ha segnato soltanto una volta (contro l’Inter), ma va anche detto che se il Napoli è arrivato ad un passo dalla finale di Coppa Italia molto del merito è proprio suo. L’ex  del Real Madrid, infatti, ha segnato sia il rigore decisivo contro l’Udinese agli ottavi, sia la rete dell’1-0 ai quarti contro l’Inter. La verità è che se non ci pensa lui, non ci pensa nessuno, o almeno così sembra.

Basta spulciare le statistiche relative alle marcature napoletane per rendersene immediatamente conto: Callejon non segna addirittura dal 6 gennaio (contro il Cesena), ovvero da ben 12 partite; Gabbiadini dopo le prime tre reti nelle prime tre sfide in maglia azzurra si è spesso fermato al palo (come ieri); Hamsik latita da un bel pezzo, mentre Mertens quando parte titolare non è quasi mai sgusciante come quando subentra dalla panchina. La speranza per il Napoli è che Insigne, dopo il lunghissimo periodo di inattività (domenica contro la Fiorentina fa praticamente un girone intero) possa invertire la preoccupante involuzione dell’attacco partenopeo. Lui almeno qualche sprazzo sembra averlo mostrato.


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