“Ho lasciato il Real dopo sette anni perché De Laurentiis mi ha detto la verità: vuole costruire un grande Napoli, un Napoli vincente. Sono molto felice di essere qui: ho fatto la scelta giusta”.
Higuain che il Napoli ha pagato 42 milioni di euro
“Quando un uomo come De Laurentiis spende una cifra simile pur di averti, non puoi non essergli riconoscente. Ringrazio il Real per i sette anni che ho vissuto a Madrid, per avere imparato molto da gente come Van Nistelroy, Raul, Cristiano Ronaldo. Ma l’estate scorsa ho capito che era arrivato il momento di cambiare aria e ho scelto Napoli perchè questà città è fantastica per chi gioca al calcio“.
E’ vero che la voleva la Juve?
“Quando si è saputo che avrei lasciato la Spagna, mi hanno attribuiot molte squadre e fra queste anche la Juve. Ma io ho scelto Napoli e ho voluto Napoli”.
Sul distacco dai bianconeri?
“La costruzione di una grande squadra richiede tempo e lavoro. Contro un’avversaria del calibro della Juve o del Borussia Dortmund o dell’Arsenal, il Napoli ha sempre offerto prove strepitose. Ma, in campionato, ha lasciato per strada troppi punti quando ha affrontato rivali di caratura inferiore: ecco dove nascono quei 17 punti di differenza. Ma sono convinto che, contoniuando a lavorare così, nella prossima stagione li cancelleremo. E’ una questione di concentrazione, di esperienza, di mentalità vincente che si acquisisce con il tempo. La Juventus e la stessa Roma sono protagoniste di una stagione fantastica, ma anche il nostro bilancio è molto positivo. Il Napoli ha cambiato l’allenatore, ha cambiato molti giocatori, ha cambiato modulo di gioco: ora siamo terzi in classifica e in maggio contenderemo la Coppa Italia alla Fiorentina, nella finale di Roma. La Coppa Italia è un trofeo prestigioso: conquistare la finale significa essere davvero forti“.
Sulle differenze tra la Liga e la Serie A:
“La differenza più evidente che ho riscontrato fra la Liga e la serie A è nel numero dei difensori. In Italia ce n’è sempre uno in più rispetto alla Spagna e, per un attaccante, gli spazi si restringono. Ma a me il campionato italiano piace molto, mi ci trovo benissimo e credo rimanga uno dei tornei più difficili del mondo“.
Beppe Savoldi, gli chiede :”Gonzalo, mi spieghi perchè, a volte, in campo sembri molto nervoso? Forse perchè, come capitava a me, non riesci a fare tutto ciò che vorresti?”.
“E’ proprio così, ma in campo c’è anche il portiere”
E l’Italia che cosa farà?
“L’Italia è la Nazionale che, dopo il Brasile, ha vinto il maggior numero di titoli iridati e merita il massimo rispetto“.