Il Sole nel Piatto, prodotto da Roberto Gambacorta per la Rio Film, vincitore quest'anno del David di Donatello con il corto "Joly delle giostre", è un affascinante viaggio nel mondo della pizza di qualità e delle eccellenze agroalimentari della Campania. Coccia, nel film, intervista i suoi colleghi Sorbillo, Alfonso Mattozzi, Attilio Bachetti e i fratelli Pepe di Caiazzo e visita le aziende dove si approvvigionano,dal molino Caputo di Napoli, alla mozzarella di bufala Barlotti di Paestum, al pomodorino del piennolo del Vesuvio della casa Barone di Massa di Somma, all'olio extravergine di oliva, Le Tore di Massalubrense.Completano il viaggio le interviste al maestro partenopeo Stefano Ferrara, i cui forni artigianali sono nelle migliori pizzerie di tutto il mondo, ai titolari dell'azienda Meripan di Casoria, unici produttori di impastatrici realizzate a mano, e al professore Antonio Mattozzi, autore del saggio "Una storia napoletana. Pizzerie e pizzaiuoli tra Sette e Ottocento".
L'happening, in quattro giorni, organizzato da Laura Gambacorta e da Tommaso Luongo delegato dell'AIS Napoli, si è svolto la mattina con incontri di approfondimenti riservati ai pizzaioli che si sono confrontati sull'impasto, sulle caratteristiche del forno, sugli ingredienti (farina, mozzarella di bufola, pomodorini del piennolo e olio) che si impiegano nella realizzazione della pizza e sui criteri di abbinamento con vino e birra.
La sera del 30 gennaio e del 5 marzo hanno visto rispettivamente Franco Pepe e Attilio Bachetti affiancare il padrone di casa Enzo Coccia, il 16 aprile è stata la volta di Gino Sorbillo. Il 23 aprile, poi, gran finale con tutti i 4 pizzaioli insieme che hanno presentato in anteprima la propria versione della pizza "Il sole nel piatto" oltre a proporre un proprio classico o qualche altra pizza inedita, per una speciale serata a "otto mani"!
Vedere all'opera questi personaggi, l'entusiasmo nel proprio lavoro, tramandato da padre in figlio è un vero piacere. Tutti provengono da antiche famiglie. Coccia ricorda quando da piccolo serviva ai "forestieri" la pizza piegata a portafoglio nella friggitoria della nonna alla Duchesca. Finito il corso di allievo ufficiale capì subito che il suo lavoro era dietro al banco a plasmare il disco di farina bianca, inventando nuove composizioni. Ora è invitato in America e in altri Paesi, a presentare l'antica arte. Sorbillo, nipote del prolifico nonno famoso anche per aver messo al mondo ventuno figli, si ripromette di aprire l'antica bottega della nonna ai Tribunali, attigua alla sua per poter vendere la pizza al banco. Mattozzi ricorda il dopoguerra con l'arrivo degli americani che affollavano il locale di Via Campodisola, nei pressi del porto; Bianchetti presenta locandine e prezzari di pizze a tre lire…
Nell'incontro di lunedì sono state consegnate due targhe ricordo dello scultore Franco Di Mare a Gino Sorbillo e al rappresentante di Acqua Ferrarelle, sponsor dell'America's Cup. All'insegna delle prelibatezze locali sono stati presentati i gioccolattini farciti di nocillo della fabbrica I Curti.
mario carillo napolinews.org
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