La pianta originaria delle regioni orientali dell’Etiopia, ma diffusa anche nella penisola Arabica, le cui foglie contengono un alcaloide dall’azione stimolate che provoca stati di eccitazione e di euforia, cosi forti da provocare una vera e propria dipendenza è per questo motivo inserita dall’Organizzazione mondiale della Sanità tra le droghe.
I 23 kg di chat erano destinati probabilmente allo spaccio all’interno della comunità somala di Napoli, erano nascosti all’interno di una valigia, di proprietà di un cittadino somalo, le cui generalità ancora non sono note, di anni 44, sorpreso in flagranza di reato e per questo arrestato per traffico internazionale di stupefacenti e condotto presso il carcere di Poggioreale.
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