Il 31 dicembre scadranno i termini per la riqualificazione del centro storico di Napoli. La città perderà cento milioni di euro di fondi stanziati dalla Ue e dall’Unesco nel lontano 2007.
All’inizio erano 240, poi sono diventati 140 ed ora anche gli ultimi cento si perderanno. Ad oggi nessuno dei progetti è stato portato a termine, ma forse verranno finiti solo tre dei 28 previsti. A dirlo è Il corriere del Mezzogiorno.
Dei 28 cantieri previsti solo 10 sono stati aperti (Insula del Duomo, S. Maria della Colonna, San Lorenzo Maggiore, S. Paolo Maggiore, Santi Severino e Sossio, S. Maria Maggiore Cappella Pontaniana, Tempio della Scorziata, Insula del Duomo area archeologica e San Lorenzo Maggiore scavi archeologici) e solo tre di questi (San Paolo Maggiore, Pietrasanta e Insula del Duomo) verranno conclusi.
Il centro storico di Napoli racchiude 27 secoli di storia e risulta essere il più vasto d’Europa estendendosi su una superficie di 1700 ettari. La sua particolare unicità sta nella conservazione quasi totale e nell’uso dell’antico tracciato viario greco. Dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 1995, è stato inserito nella lista dei beni da tutelare. Una vergogna senza fine ed un’ulteriore sfregio al nostro patrimonio culturale.