Nel 1816, l’Imperatore d’Austria Francesco I concesse a Mayer Amschel Rothschild il titolo di Barone, evento più unico che raro nel cattolicissimo impero asburgico, poiché egli era di religione ebraica.
Ma vi è una cosa ancor più sorprendente: il titolo nobiliare si trasmette al primogenito e ai cadetti è riservato esclusivamente l’uso del blasone e il titolo di nobile, mentre Mayer Amschel pretese ed ottenne che del titolo venissero insigniti tutti e cinque i suoi figli.
Ciò dimostra l’enorme potere economico e finanziario e la grande influenza e il grande prestigio di cui la famiglia Rothschild godeva già agli inizi del XIX secolo; un potere che in seguito si sarebbe ampliato a dismisura, facendo dei Rothschild la più grande dinastia economico-finanziaria del pianeta, ragione per la quale il loro nome, nella letteratura complottista è sempre tra i primi, quando non addirittura il primo, fra quelli di coloro che, secondo i fautori di questa teoria, sarebbero i veri padroni del mondo, determinandone le sorti economiche, politiche e militari.
All’antico stemma, raffigurante l’aquila romana in campo rosso ( da cui deriva il nome della famiglia) si sostituì quello con le cinque frecce incrociate in campo azzurro, simboleggiante l’unione della stirpe, che si disperse nelle più importanti capitali del tempo.
Una di queste fu Napoli, non Torino, Firenze o Roma, a riprova del fatto che l’unica città italiana degna di stare alla pari con le grandi capitali europee era la capitale del regno del sud.
A Napoli fu mandato Karl (1788-1855), mentre il primogenito Amschel (1773-1855) rimase a Francoforte, ancor oggi sede della più importante borsa europea; Salomon (1774-1855) fu mandato a Vienna, Nathan (1777-1836) a Londra e Jacob (1792-1868) a Parigi.
E ancora nel 1860, prima dell’annessione piemontese, che ne determinò la rovina, trasformando il Regno delle due Sicilie da paese altamente industrializzato a terra d’emigrazione, Napoli, dopo Parigi e Londra era ancora la più importante capitale europea.
Federico Bernardini
Illustrazioni tratte da Google immagini