NAPOLI. Rallenta la Lega dei Popoli. NCD è ad un bivio mentre il Movimento Forza Territorio guarda a nuove possibili alleanze.
Creato il 17 novembre 2014 da Agipapress
NAPOLI: “La
lega dei popoli sembra aver subito un rallentamento nella sua ascesa al sud”; a
comunicarlo è Martino Di Rosario (in foto), consigliere all’assemblea nazionale del Nuovo
Centro Destra che con il Movimento Forza Territorio, guarda alle elezioni
regionali come un’occasione di crescita e di nuove alleanze.
Dunque a
Napoli NCD sembra ancora alla ricerca di una propria identità: tra chi vuole
sostenere alle prossime elezioni regionali del 2015 il governatore Caldoro, chi
invece pensa di aprire una pagina diversa guardando ad una alleanza con il Pd e
chi invece guarda ad una presa di posizione forte verso un’alleanza nuova che,
se ad oggi è solo un’ipotesi, potrebbe diventare una realtà qualora iniziassero
a scricchiolare i delicati equilibri oggi presenti nel partito.
Al riguardo Martino
Di Rosario, leader del gruppo Forza Territorio, un movimento non solo
circoscritto alla regione Campania, ha le idee chiare: “Il nocciolo della
questione a mio avviso è dare voce alla Base e ai territori – puntualizza il
consigliere Ncd impegnato in un tour per far giungere in Regione il pensiero
dei cittadini - la politica deve
iniziare ad ascoltare la gente, le esigenze della popolazione, non è possibile
che i piccoli territori vengano dimenticati e che la parte del leone possa essere solo dei capoluoghi o delle
grandi città”.
Il Movimento Forza Territorio voluto da Di Rosario, ha l’ambizione proprio di
colmare questo gap. “Nella mia zona, gli Alburni, non si è mai visto un
consigliere regionale eppure anche qui hanno preso i voti. Ci sono luoghi di
grande interesse turistico, ma non è mai arrivato un contributo regionale. I
problemi sono tanti – aggiunge con senso critico - la situazione degli operai
forestali della comunità montana è grave, da mesi non percepiscono stipendio, ci sono strade da
anni interrotte da frane con notevoli disagi per i cittadini, gli ospedali
hanno gravi problemi, la sanità fa acqua e non si migliora la situazione solo
sanando i debiti, occorre dare risposte ai cittadini, accelerando le visite
mediche ad esempio, oppure facendo chiarezza sui prezzi dei medicinali ancora
oggi lontani dai tariffari in vigore in Lombardia, mentre resta il problema dei pellegrinaggi al nord per
visite o interventi chirurgici. In tutto questo dove si colloca Caldoro, perché
non si è sentito?”.
Tante questioni
alle quali la Regione secondo Di Rosario deve necessariamente dare delle
risposte attraverso una persona presente sul territorio, un politico che
conosca le problematiche della gente.
“Qualche giorno fa ho avuto modo di
confrontarmi con il sindaco Eduardo
Doddato presidente
della Comunità Montana di Alburni e sindaco di Ottati in merito alle problematiche
relative al parco nazionale. Anche in quella circostanza ho ribadito la mia
posizione in merito alla figura del presidente dell’Ente Parco
che deve necessariamente essere scelto sul territorio, non eletto dall’alto. Dovevano
essere organizzati dei corsi di formazione dalla Regione, - aggiunge - ma non sono mai stati fatti se non a Salerno.
Cosa significa questo? – si domanda Martino di Rosario – oltre il capoluogo
sembra esserci il buio”.
Un’assenza
che secondo il leader di Forza Territorio deve essere necessariamente colmata
con un’azione capillare del movimento tra la gente “là dove si è avvertita
maggiormente la mancanza di un rappresentante della Regione, può dare una
risposta una forza del Territorio”. Un
gioco di parole che lascia intendere la volontà del leader del movimento
Martino di Rosario di aprire un dialogo costruttivo magari proprio con Matteo
Salvini e ipotizzare una sua candidatura in Regione.
a cura di Federica Bosco
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