Alzi la mano chi, a inizio anno, avrebbe pronosticato un Napoli così in alto in classifica. Probabilmente non in molti hanno alzato la mano e, se devo dire la verità, neppure io l’avrei alzata. La verità è che Sarri, nonostante la sua prima grande stagione nella massima serie ad Empoli, è arrivato nel capoluogo campano con tanto scetticismo e curiosità.
Dopo un avvio di stagione altalenante, con brutte prestazioni e poca personalità, piano piano Sarri si è immedesimato nella realtà napoletana e, a suon di buoni risultati, si è guadagnato il rispetto della gente e il riconoscimento dei propri tifosi. L’ultima sconfitta del Napoli risale ad ormai 3 mesi fa, era Agosto e si giocava Sassuolo-Napoli. In quella partita si mostrarono tutti i veri limiti di una squadra che, pochi mesi prima, non era riuscita a centrare l’obiettivo Champions.
Ma da quel momento qualcosa cambiò. Da quel Sassuolo-Napoli qualcosa cambiò nella mente dei giocatori e negli schemi di Sarri. 4 vittorie su 4 in Europa League (con qualificazione ai sedicesimi ottenuta con 2 turni di anticipo) e soprattutto 8 vittorie e 4 pareggi in 12 gare di campionato, ruolino di marcia impressionante per una squadra che, oltre a segnare, prende pochissimi gol deliziando il pubblico con giocate sopraffine grazie all’inventiva di un Insigne in grandissima forma e di un ritrovato Higuain.
A Napoli la parola scudetto non si pronuncia ma questa piazza può veramente sognare il colpo grosso.
E lunedì 30 Novembre arriva l’Inter al San Paolo……