Erano commercianti ed imprenditori che organizzavano gli appuntamenti di giorno e all’interno di esercizi commerciali, come negozi d’estetista e di parrucchiere.
La clientela, prevalentemente di ceto medio-alto, come funzionari di banca e liberi professionisti, pagava dai trecento ai quattrocento euro a prestazione.
Le «squillo» erano, invece, impiegate e studentesse che «arrotondavano» all’insaputa delle loro famiglie e dei compagni.
Le indagini – condotte dai carabinieri della compagnia di Torre del Greco (Napoli) con l’ausilio di intercettazioni telefoniche e ambientali – hanno consentito di identificare tutti i personaggi gravitanti attorno a un giro di prostituzione.
I militari dell’Arma hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare che ha portato in carcere cinque persone tutti responsabili di sfruttamento, reclutamento, lenocinio e favoreggiamento della prostituzione.