L’uomo,considerato il “colletto bianco” perchè dedito al riciclaggio di capitali per conto di diversi clan, sembra sia morto da qualche giorno, ma solo oggi il suo corpo, con una ferita al petto, è stato ritrovato da alcuni operai.
Sul luogo del ritrovamento anche una lettera d’addio dove l’uomo fa riferimento ad una pistola della quale però, al momento, non c’è traccia. Le indagini in corso, da un primissimo accertamento, ipotizzano il suicidio anche se ci sono diversi aspetti poco chiari.
Grasso era stato arrestato lo scorso 5 agosto per trasferimento fraudolento di valori, impiego di denaro, beni o altre utilità di provenienza illecita e di agevolazione ad associazione mafiosa.
In particolare l’uomo, già noto alle forze dell’ordine, era destinatario di un provvedimento restrittivo dal 2009 in poi, in quanto gravemente indiziato e ritenuto “colletto bianco” dedito al riciclaggio di capitali per conto dei clan camorristici Lago – Marfella (Pianura), Puccinelli – Perrella (Rione Traiano), Grimaldi – Scognamiglio (Soccavo), Baratto (Fuorigrotta) ed altri delle province di Napoli e Caserta, con indagini condotte dal Gico della Guardia di Finanza di Napoli, che lo ritennero il finanziatore occulto, fittiziamente titolare di quote sociali di una società di apparecchi elettronici per il gioco d’azzardo con sede legale ad Aprilia (Latina), al fine di eludere le disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione patrimoniale e di agevolare l’impiego di denaro di provenienza illecita.