Ogni esempio di sport è nato per strada, tra persone comuni che si sono sfidate per puro spirito di sana competizione e di aggregazione e, nel corso del tempo, si sono evoluti fino a diventare le competizioni che oggi conosciamo. Addirittura, nell’antica Grecia, i giochi olimpici – manifestazione di gare sportive per eccellenza – erano un’occasione di celebrazione religiosa durante le quali si sospendeva qualsiasi ostilità. Lo sport, dunque, nella sua forma orginale, ha rappresentato un momento di confronto e di coesione.
Oggi, purtroppo, siamo abituati ad ascoltare o leggere notizie che ci mostrano come il business, con l’aiuto dei media, abbia trasformato in particolar modo il calcio da sport sano a motivo di sfogo di violenza in ogni sua forma, da quella verbale, a quella ideologica, fino a quella fisica.
A questo proposito, come tutti sicuramente sapranno, da più di una settimana l’argomento di punta ha riguardato Napoli e la SSC Napoli, protagoniste entrambe di esempi infelici e grotteschi di violenza gratuita che hanno portato come conseguenza la chiusura dello stadio San Paolo per l’ultima partita di campionato.
In realtà la partita non sarà giocata a porte chiuse, o, meglio, il settore dei distinti ospiterà un pubblico speciale. Infatti, durante la sfida contro l’Hellas Verona, tristemente nota per atti turbolenti, saranno presenti diecimila bambini delle scuole primarie e secondarie di Napoli e della provincia con un messaggio di amore e di pace.
Il comune di Napoli ha creato lo slogan “Napoli ama, ama il Napoli” dal video “Ama” del musicista Andrea Lucisano, il cui messaggio è esattamente questo: ritrovare la pace e l’amore in tutti gli aspetti della vita, anche lo sport.
Il testo della canzone “Ama” sarà cantato dai bambini durante la partita: “La loro presenza, il sorriso e le voci dei bambini e delle bambine – dichiara l’assessore alla Scuola del Comune di Napoli Annamaria Palmieri – trasformeranno tale occasione in una festa di pace che restituisca ai bambini l’amore e la passione per il gioco del calcio come sport pulito e sano. Ogni scuola partecipante porterà allo stadio i propri striscioni e messaggi centrati sui temi della pace, della non violenza, della legalità e dell’accoglienza”.
Il più grande di tutti, Diego, diceva di voler diventare l’idolo dei ragazzi di Napoli, perché sono come lui era a Buonos Aires. E lo è diventato.
La nostra speranza è che questo evento, con tanti bambini, sia il primo di una lunga serie di esempi che riporteranno il calcio allo sport che era, uno sport di rispetto, di pace e di amore per tutti, bambini e adulti.
Le scuole interessate a partecipare dovranno inviare all’indirizzo ‘assessorato.istruzione@comune.napoli.it’, entro le ore 14 di venerdì 16 maggio, un elenco fino ad un massimo di 200 alunni (corredato di data e luogo di nascita) prevedendo un accompagnatore ogni 10 ed indicando il nome del referente designato dalla scuola con numero di cellulare. I posti disponibili, fino ad esaurimento, sono 10mila e per l’assegnazione degli stessi si seguirà l’ordine cronologico di arrivo delle mail. Per il ritiro tutte le informazioni saranno concordate con la Ssc Napoli e rese disponibili già a partire da sabato 17 sul sito del Comune di Napoli.