Magazine Attualità

Napoli:estorsione e voto di scambio. 9 arresti. Sequestrati beni, società e conti correnti

Creato il 15 novembre 2011 da Yourpluscommunication

Napoli:estorsione e voto di scambio. 9 arresti. Sequestrati beni, società e conti correntiDalle prime ore dell’alba, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta, nel corso di un’attività d’indagine coordinata dalla Dda di Napoli, stanno dando esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 9 persone ritenute responsabili a vario titolo di concorso esterno in associazione camorristica, estorsione, turbativa delle operazioni di voto mediante violenza e minaccia, corruzione, impiego di denaro di provenienza illecita e ricettazione, reati tutti aggravati dalla finalità di agevolare il clan dei Casalesi.

I provvedimenti costituiscono l’epilogo di un’articolata indagine, guidata dal procuratore aggiunto Federico Cafiero de Raho ed eseguita dai carabinieri del nucleo investigativo di Caserta, che ha permesso di riscontrare l’esistenza di un patto criminale fra il clan dei Casalesi e l’ex sindaco di Villa Literno (attualmente consigliere regionale della Campania).

Un accordo generale, un fil rouge mirato a garantire al clan il controllo e la gestione degli appalti e delle risorse pubbliche in cambio del sostegno elettorale e di tornaconti economici, personali ed elettorali nei confronti dello stesso ex sindaco, poi candidato alle elezioni regionali del maggio scorso ed eletto consigliere regionale.

Le misure di custodia cautelare sono per Enrico Fabozzo, eletto a maggio dell’anno scorso nelle liste del Pd ed autosospesosi a luglio del 2010, il consigliere regionale della Campania arresto nell’ambito dell’operazione della Dda di Napoli su estorsioni e voto di scambio.

In manette è finito anche un ex consigliere comunale di Villa Literno, eletto a suo tempo in una lista civica ritenuta vicina al centrosinistra. Tra le nove persone arrestate, oltre ai due politici, ci sono cinque imprenditori (accusati di concorso esterno nel clan capeggiato dal boss Antonio Iovine, detto ‘òninnò, arrestato un anno fa dopo quindici anni di latitanza), un camorrista e la moglie di un pentito.

Il Gruppo Guardia di Finanza di Aversa ha dato esecuzione al sequestro di beni, società e conti correnti riconducibili ad alcuni indagati.

Add to Google


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :