Napoli,il triste epilogo di Cannavaro!

Creato il 27 dicembre 2013 da Tuttocalcio @cmercato24h

Ci sono quelle favole che hanno un lieto fine, che iniziano  un pò per caso e si concludono nel migliore dei modi. Ci sono altre che sono perfette e sono destinate a non finire mai. Quella di Paolo Cannavaro col Napoli è iniziata dopo quella del fratello, che fu venduto al Parma a causa del fallimento del Napoli. Paolo approfittò di quella crisi e si mise in mostra col Parma in Serie A per poi coronare il suo sogno nel 2007 scendendo di categoria per sposare la causa azzurra, per far risalire il Napoli e per vincere con quella maglia indossando la fascia da capitano, la quale gli spettò di diritto solo nella stagione 2009/10.

Cannavaro ha fatto crescere la società, diventando il simbolo azzurro.
E’ riuscito ad incarnare la figura di un ragazzo tenace,capace di sentirsi realizzato nonostante un cognome scomodo. Ben presto Paolo si è reso conto della difficoltà per un napoletano di giocare nel Napoli, quando vieni investito dalle speranze dei tifosi napoletani che si aspettano da te molto più di quanto si aspetti dal resto della squadra. Ha impiegato poco tempo Paolo per capirlo e nel maggio del 2009, in occasione della partita con il Torino, quella palla scagliata con violenza verso i distinti fece capire la fragilità di un tifoso, prima ancora che di un calciatore, stanco dei fischi per una stagione che era iniziata con ottimi auspici e conclusasi in dodicesima posizione.
L’arrivo di Mazzarri cambiò tutto. I quattro anni sotto la sua gestione per Paolo hanno caratterizzato l’apice della sua carriera, diventando il perno della difesa a tre e presenza fissa nel cuore dei napoletani, rincuorati da una squadra che era tornata a lottare per il vertice. Sì, quegli stessi tifosi che lo avevano criticato, poi lo inneggiarono ad una probabile convocazione in Nazionale. Una convocazione che non è mai arrivata. Ma Paolo di tutto questo non se n’è posto il problema, affermando di essere fiero di indossare quella maglia che per lui era come la Nazionale. Con Benitez però sembra esser diventato una vittima sacrificata dalle sue scelte che in campionato gli ha preferito Fernandez o Britos. Molto probabilmente Paolo a gennaio lascerà quella maglia e quella città da lui tanto amata. Sarà il triste epilogo di una favola perfetta che però non ha il suo lieto fine.


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