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Napolitano: mi raccomando “tagli equilibrati”. Nella lingua italiana significa “pochi tagli”. Evidentemente il Quirinale forse non sarà toccato.

Creato il 14 agosto 2012 da Pierumberto @Pierumberto

Napolitano: mi raccomando “tagli equilibrati”. Nella lingua italiana significa “pochi tagli”. Evidentemente il Quirinale forse non sarà toccato. Infatti a pochi giorni dal via libera al decreto sulla Spending Review, il presidente della Repubblica torna a puntare il suo occhio vigile sui tagli. In una lettera inviata dal Segretario generale della Presidenza della Repubblica, Donato Marra, al sottosegretario alla presidenza, Antonio Catricalà, il Quirinale si sofferma sulla necessità che la revisione di spesa preveda “interventi equilibrati e socialmente sostenibili”. Così Giorgio Napolitano torna a raccomandarsi dopo il suo “avviso ai naviganti“, dello scorso 8 agosto quando, apponendo stancamente la sua firma al decreto anti-sprechi, mandò a dire senza troppi mezzi termini a governo e Parlamento: “Avevo chiesto le riforme, dove sono?”.

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Foto da Wikimedia Commons
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Napolitano: mi raccomando “tagli equilibrati”. Nella lingua italiana significa “pochi tagli”. Evidentemente il Quirinale forse non sarà toccato.

Napolitano: mi raccomando “tagli equilibrati”. Nella lingua italiana significa “pochi tagli”. Evidentemente il Quirinale forse non sarà toccato. Infatti a pochi giorni dal via libera al decreto sulla Spending Review, il presidente della Repubblica torna a puntare il suo occhio vigile sui tagli. In una lettera inviata dal Segretario generale della Presidenza della Repubblica, Donato Marra, al sottosegretario alla presidenza, Antonio Catricalà, il Quirinale si sofferma sulla necessità che la revisione di spesa preveda “interventi equilibrati e socialmente sostenibili”. Così Giorgio Napolitano torna a raccomandarsi dopo il suo “avviso ai naviganti“, dello scorso 8 agosto quando, apponendo stancamente la sua firma al decreto anti-sprechi, mandò a dire senza troppi mezzi termini a governo e Parlamento: “Avevo chiesto le riforme, dove sono?”.

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