Narcos | Recensione

Creato il 29 novembre 2015 da Xab @Xabaras89
Una delle Serie TV / Crime Movie / Biografie più solide, intense e ben dirette che io abbia mai visto negli ultimi anni.
Posto che io per il genere impazzisco per partito preso, vederlo gestito con tutta questa maestria è davvero un piacere:
Il binomio brasiliano José Padilha (regia) e Wagner Moura (interprete di Pablo Escobar) coglie decisamente nel segno, raccontando una delle più sanguinose decadi della storia moderna, il più ricco impero criminale del mondo nonché buona parte della storia politica colombiana recente.
Narcos è uno di quei casi in cui tutta la potenza del racconto romanzato può rendere partecipi di vera storia, pur trascendendo la fredda schematica dell'inchiesta giornalistica.
Vale un po' quello che dissi per Suburra:
Narcos non è un documentario, è puro intrattenimento d'alta qualità, e proprio per questo riesce ad essere incredibilmente potente, abbastanza dal restare scolpito nelle memorie di chi lo guarda.

Storia di un paisa


Personalmente io le peripezie del Cartello di Medellin e di Pablo Escobar le conoscevo un po', ma solo per sommi capi:
Alcune vicende di cronaca, come le morti di importanti esponenti politici, il coinvolgimento degli Stati Uniti ed i terribili attentati messi in moto dai narcotrafficanti (che oggi forse chiameremmo direttamente terroristi) me le sono wikipediate d'episodio episodio, trovando sorprendente quanta realtà albergasse nella splendida sceneggiatura che avevo appena visto.
C'è tanto da apprezzare, insomma, pure diversi spunti di riflessione sociali (almeno, per quelli che se ne dovessero interessare).
C'è qualcosa che ti resta visceralmente dentro senza farti chissà quali pistolotti morali, senza spiegoni e/o momenti veramente lenti: c'è sangue, coca, plata o plomo...
C'è molto di quello che mi ha rapito in Tropa de Elite (dello stesso binomio brasiliano di cui sopra), quel tipo di narrazione cruda, granitica e senza fronzoli ma dinamica, potente e priva di sguardi troppo coatti figli di chissà quali americanismi...una strana parentela con il nostro Gomorra di Sollima, in questa storia di Colombia vista con gli occhi di un brasiliano, una sorta di visiòn latina che ti mostra le cose da una prospettiva che forse agli anglosassoni (e non solo) non potrà mai veramente riuscire.

Difetti


Il tratto negativo di Narcos ? Per quanto mi riguarda, solo due:

1

L'accentramento a tratti eccessivo sulle figure degli agenti della DEA Javier Peña (Pedro Pascal di GameofThronesiana memoria) e sopratutto Steve Murphy (Boyd Holbrook).
Del resto, come l'autentico Peña ha specificato in una bella intervista rivolta ad entrambi i poliziotti: "i veri eroi sono i membri delle forze di polizia colombiane"
E francamente, io credo che Narcos avrebbe potuto tranquillamente chiamarsi Escobar:
Piaccia o meno, Pablo è l'epicentro di tutto, e conseguentemente lo è pure El Bloque de Busqueda, in quanto sua nemesi naturale.
Aver posto tanto l'accento sugli agenti della DEA (senza voler sminuire il loro operato ovviamente) a me è parsa più che altro una scelta di marketing per vendere meglio la serie al pubblico americano, sopratutto quello WASP:
Il fatto che sia Murphy e non Peña lo sbirro a ritrovarsi nelle vesti del narratore sembra darmi ulteriormente ragione.

2: 

Senza spoilerare nulla, diciamo pure che la prima stagione copre "il grosso" di tutta la vicenda Escobar, lasciando a naso pochi elementi con cui proseguire per la seconda (ma spero di sbagliarmi)
Credo che, in effetti, con altri 2-3 episodi al massimo avremmo già potuto avere per le mani un ottimo prodotto auto-conclusivo bello che finito, e che la seconda stagione sia stata programmata più che altro per ragioni commerciali.
Però ehi: questi 10 episodi sono tutti d'altissimo livello, ergo non mi voglio fasciare la testa prima di essermela rotta.
Diciamo solo che il mio quinto senso e mezzo pizzica un po' nervosamente, ecco.

Valutazione Braccobaldica

Consigliata a tutti quanti, imprescindibile per i veri amanti del genere: solo plomo per voi se ve la fate scappare, ¡malcriados!
Quattro Braccobaldi e mezzo su 5!