Ammetto candidamente di aver spudoratamente rubato l’idea al compare di blog Domenico, che spero non si offenderà se gli farò un po’ di concorrenza (chè si sa, le idee buone sono sempre quelle più scopiazzate).
Perciò, ciancio alle bande, (s)parliamo un po’ di questi capitolazzi…
Più che la conclusione del flescbecco tra i due co-fondatori del paese della Foglia, le cose interessanti del capitolo di Naruto di questa settimana sono due:
1)- Kishimoto ha ufficializzato che terminerà la serializzazione della sua opera entro l’anno solare 2013. L’anno scorso aveva dichiarato che aveva intenzione di andare avanti per un altro anno e mezzo, ma non aveva ancora ufficializzato la faccenda. Ora è ufficiale: lo strazio terminerà entro l’anno. Con l’apparizione di un personaggio molto “DOOOON” che ribalterà le sorti dell’intera guerra ninja.
La buttiamo là: l’eremita delle sei vie (altresì noto con il nomignolo di esticazzi)?
2)- Kishimoto ha annunciato di voler disegnare una serie di spin-off sul Quarto Hokage. Personalmente la cosa mi farebbe felice, Minato è sicuramente uno dei personaggi più intriganti, e dare la possibilità a Kishimoto di scrivere e disegnare qualcosa in piena libertà potrebbe fargli molto, ma molto bene.
Sul capitolo 626 di Naruto, l’unica cosa interessante è il Primo Hokage che trafigge Madara perché i sogni aiutano a vivere, ma anche la vita è un sogno (come direbbe Marzullo).
Madara muore.
Tutti ridono (cit.)
L’altro giorno Deborah mi ha domandato: “Ma in Bleach che succede?”
Le ho fatto un riassunto dettagliato dalla saga dei Fullbringers fino ad ora. Mentre le narravo le mirabolanti avventure di Ichigo, mezzo uomo, mezzo demone, mezzo Inuyasha, mezzo Quincy, mezzo figlio di Hitler, mezzo Espada, mezzo e mezzo, e di tutti i suoi compari, mi sono accorto che, nonostante quest’ultimo arco narrativo sia visivamente (ed empaticamente – chè la parte dei due Kenpachi era figa e basta) figo, è oggettivamente una minchiata.
Ichigo è un Pokèmon, la Compagnia Zero è di un trash allucinante, la storia continua ad essere tirata per i piedi nonostante sia ammantata da una finta aura di epicità.
Il flashback è pretestuoso e pretenzioso, ma ha una grossa utilità: abbiamo scoperto che il mantello dell’invisibilità di Harry Potter – qui usato da Aizen e sodali -, oltre ad essere un dono della morte, è stato ideato e progettato da Kisuke Urahara.
La cosa bella di One Piece è che, per quanto sia seguitissimo, non mette mai d’accordo nessuno. Pur facendo felici tutti.
Di tutte le cose che potevo aspettarmi in One Piece, mai e poi mai mi sarei aspettato un torneo di mazzate (me felice come un bimbo).
Per saperne di più sui tornei di mazzate nei manga, vedetevi il video del solito cacacazzo qui sotto.
Il problema di One Piece è che Oda, con il suo buonismo, ha rotto veramente le palle.
Perché Bellamy vivo no, dai…
90 minuti di applausi per la citazione presa paro paro da Braveheart (ho decurtato due minuti di applausi causa Bellamy).
Il resto lo discutiamo nel Report, chè altrimenti mi brucio tutte le cose che ho da dire.
Ci mancavano solo i fulmini tonanti dal culo...
E voi?
Che ne pensate di tutto sto popò di roba? :D