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NASA CASSINI scopre Peggy, forse una nuova luna di Satuno

Creato il 15 aprile 2014 da Aliveuniverseimages @aliveuniverseim

NASA Cassini: Peggy, la nuova luna

La sonda della NASA Cassini potrebbe aver documentato la formazione di un nuovo oggetto ghiacciato tra gli anelli di Saturno, che potrebbe trasformarsi in una nuova luna.

Il dettaglio è stato notato nelle immagini della Narrow Angle Camera del 15 aprile 2013, quando il target era in realtà Prometeo, la piccola luna a forma di patata di 148 chilometri di diametro, che agita e perturba l'anello F, creando dei curiosi drappeggi chiamati "streamer-channels". Solo tornando indietro nel catalogo della Cassini, ci si è accorti della sua presenza anche in alcuni scatti del 2012.

Le foto mostrano anche i disturbi al limite dell'anello A, il più esterno degli anelli più brillanti del pianeta.

Gli scienziati hanno scoperto protuberanze insolite nel suo bordo, generalmente piuttosto liscio, causate probabilmente dagli effetti gravitazionali di un oggetto vicino.

I risultati del nuovo studio sono stati pubblicati ieri sulla rivista Icarus.

We report on the serendipitous discovery of an unresolved, evolving, sub-km-radius object with a semimajor axis <10 km inside that of the edge of Saturn’s main rings. The object has been detectable in Cassini images since at least May 2012 and its changing orbit shows evidence of a possible disruption in early 2013.

L'oggetto non è destinato a crescere molto di più e potrebbe anche disgregarsi ma il processo della sua formazione aiuterà a comprendere quella delle altre lune di Saturno e dei pianeti del nostro Sistema Solare.

"Non abbiamo mai visto nulla di simile prima", ha dichiarato Carl Murray della Queen Mary University di Londra, autore principale del documento. "Forse stiamo assistendo ad una nascita, quando l'oggetto sta per lasciare gli anelli e sta per diventare una nuova luna a tutti gli effetti".

Questo nuovo corpo è stato informalmente chiamato "Peggy" e probabilmente, finora, era troppo piccolo per poter esser visto nelle immagini della Cassini.
Gli scienziati stimano che il suo diametro sia di appena un chilometro.

L'animazione qui sotto mostra i due scatti calibrati del 15 aprile 2013, N00205800.jpgN00205801.jpg, e i dettagli dei frame sempre in successione.

Cassini possible new moon

Cassini possible new moon "Peggy" - 15 aprile 2013 gif movie
Credit: NASA/JPL/Space Science Institute - Processing: 2di7 & titanio44

Le lune ghiacciate di Saturno variano in dimensioni a seconda della loro vicinanza al pianeta, più la luna è lontano e più è grande e molte di esse sono composte principalmente da ghiaccio così come gli anelli.
Sulla base di questi dati, i ricercatori hanno recentemente ipotizzato che le lune ghiacciate si devono esser formate con le particelle degli anelli stessi, spostandosi poi più lontano da Saturno avrebbero inglobato altro materiale trovato lungo la strada.

"Testimoniare la possibile nascita di una piccola luna è un eccitante evento inatteso", ha detto Linda Spilker, Project Scientist della missione Cassini al Jet Propulsion Laboratory della NASA a Pasadena, in California.

Spilker sottolinea che l'orbita della Cassini si sposterà vicino al bordo esterno dell'anello A nel tardo 2016, verso l'ultima fase della missione, quando l'orbita della sonda si sposterà progressivamente verso il polo nord del pianeta, fino al 15 settembre 2017 quando entrerà nell'atmosfera di Saturno terminando la sua missione.

Durante questo periodo, per ora chiamato dal team "the proximal orbits" ma in attesa di un nome ufficiale al quale tutti possono partecipare con una specie di sondaggio online, la Cassini avrà la possibilità di effettuare molti incontri emozionanti, come volare tra i geyser di Encelado e le ultime orbite permetteranno anche di osservare Peggy più da vicino.

Può darsi, però, che il piccolo nuovo oggetto sia il risultato di uno degli ultimi processi di questo tipo ancora in grado di innescarsi intorno al pianeta.
Gli scienziati ritengono infatti che molto tempo fa Saturno sfoggiava un sistema di anelli molto più massiccio, in grado di dar vita a lune più grandi, mentre ora sarebbe troppo impoverito riuscire a formare una nuova luna.


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