Le segnalazioni producono un report che verrà consegnato alla Polizia Locale, che provvederà a risalire ai committenti e sanzionarli. Poi c'è l'idea era di coinvolgere tutti coloro che hanno strutture su strada colpite dal problema, come Ama, Atac, Servizi per la Mobilità, Acea, affinché i rispettivi uffici legali si possano attivare per intentare azioni legali contro i responsabili. La manovra di accerchiamento dovrebbe produrre quantomeno un rallentamento del fenomeno. Speriamo.
Un fenomeno, ricordiamolo a beneficio di tutti coloro cui piace minimizzare e dire che "i problemi sono altri" che ha proporzioni assurde. Si parte da un piccolo adesivo e si arriva, in un attimo, alle ecomafie che sversano rifiuti in aree protette, che trafficano sostanze tossiche, che interrano rifiuti speciali. Consegnare cose da buttare a questa gente è semplicemente pericoloso oltre che illegale.
Il protocollo verrà presentato nel corso di un incontro pubblico martedì 31 marzo alle ore 18 presso la Casa della Città in via della Moletta 85, con la partecipazione degli assessori Maurizio Pucci, Marta Leonori, Estella Marino, Alessandra Cattoi e Paolo Masini, del Comandante Generale della Polizia Locale Roma Capitale, Raffaele Clemente, del presidente Atac, Roberto Grappelli, del presidente e a.d. di Roma Servizi per la mobilità, Carlo Maria Medaglia, del direttore generale AMA, Alessandro Filippi e del direttore delle reti Acea, Andrea Bossola.“Con questa iniziativa daremo una risposta ai signori della pubblicità abusiva, per poi colpire anche i ‘taggaroli’, altra categoria finora impunita di imbrattatori”, dichiara Stefano Miceli, fondatore e amministratore del gruppo FB ‘Roma Pulita!’.
Sulla stessa linea Paolo Di Pasquale che, a nome dell’Associazione Retake Roma, afferma: “Auspico che tutti i soggetti coinvolti utilizzino la piattaforma Adesivileaks per denunciare le azioni di vandalismo ai danni delle rispettive strutture”INSOMMA, INIZIATE PRIMA POSSIBILE AD USARLO: WWW.ADESIVILEAKS.COM