Il traffico è intenso e frettoloso. Non sono riuscito a comprare tutto, mi manca un regalo e non trovo ciò che esattamente voglio. La fila alla cassa è interminabile e devo ancora provvedere alla spesa per il pranzo. Farò solo dieci antipasti? Non so decidermi. Che stress però il Natale. E non posso dimenticarmi nulla, tranne che... Nasce per noi? E poi, sì ho fatto gli auguri
Comunque, io so solamente che sono assuefatto dalle notizie alla televisione che mi lasciano inerme. Guerre, persecuzioni, violenze, reati di ogni genere, povertà, giovani allo sbando, droga e perdizione. E allora? Che ci possiamo fare noi? Se questo figlio di Dio che nasce oggi è così onnipotente perché non sistema tutto lui? Sarebbe così semplice e lineare, mi sembra. E il 13 novembre, giorno nefasto dell'attentato a Parigi, Gesù dov'era?
Mi dicono che oggi è un giorno luminoso, non banale, bensì ricolmo di Luce Divina. Dovrebbe dunque illuminare le nostre menti e i nostri cuori? Rinnovarci, cambiarci, migliorarci. Peccato che quello che questo comporta è troppo gravoso e impegnativo per me. Non m'interessa cambiare, mettermi in discussione, migliorare le cose. Meglio lamentarsi e puntare il dito contro qualcun altro che è senz'altro più responsabile di me.
La carezza di Dio mi fa paura. È una mano così luminosa che m'intimorisce. Intanto mangio un cioccolatino. Poi, non so. Boh!
Quindi, nasce per noi?
[riflessioni in ordine sparso e libera interpretazione di ciò che ho osservato e sentito nell'ultima settimana]