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Nascerà il portale della cultura a Crema? Stop a ruoli inutili e fantomatiche “cabine di regia”, avanti con la sobrietà

Creato il 28 giugno 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

Marco Viviani (Fondazione San Domenico) ha bocciato la “cabina di regia” della cultura della città di Crema con un’aspra nota pubblicata su Facebook, proponendo una riforma a costo zero e un portale della cultura. E da quanto si apprende il portale si farà, se ne sta discutendo seriamente in Comune.

Nascerà il portale della cultura a Crema? Stop a ruoli inutili e fantomatiche “cabine di regia”, avanti con la sobrietà

Marco Viviani (Fondazione San Domenico)

Quel che conta è che l’idea della cabina di regia cada, che l’accento finisca sul taglio dei ruoli e delle poltrone inutili, sulla necessità di non creare organi in più. Sforzo non facile, perché per risolvere un problema la prima cosa che spesso si sente dire dagli amministratori di altre città è che bisogna creare un pool, una task-force, dare un incarico a un delegato o chissà quale acrobazia burocratica. Crema ha messo in programma la sobrietà e pare necessarissimo non perdere di vista l’obiettivo. Segue l’intervento di Marco Viviani.

Ieri sera è risuonata in Sala degli Ostaggi la fantomatica “Cabina di regia” per gli eventi culturali. Siame alle solite: si parla di ciò che non si conosce.
Quando leggo continuamente di questa “cabina di regia”mi vengono i brividi. È giusto e doveroso lavorare per evitare sovrapposizioni, ma non si può pretendere che eventi come spettacoli e concerti siano PER FORZA coordinati dall’alto! Parliamo al 99% di associazioni private, che hanno tutto il diritto di mettere il loro spettacolo quando meglio credono. Generalmente, l’unico vero fattore discriminante di questa scelta è la disponibilità degli artisti, che non è infinita, anzi: spesso è esclusiva, aut aut («o quel giorno o non posso»).
Quindi, si vede come il discorso della cabina di regia rischia soltanto di moltiplicare la spesa, creare ruoli inutili e immaginare di intervenire politicamente dentro le scelte di private associazioni culturali – cosa impossibile, a meno che non siamo finiti in Unione Sovietica e non me l’hanno detto.
Una bella riforma a costo zero del rapporto tra Pro Loco e Ufficio Attività Culturali sarebbe indispensabile, ma nel programma della sindaca c’è la vera questione fondamentale: il Portale della Cultura. L’unico modo, autenticamente rispettoso della libertà di tutti, di evitare tutte queste sovrapposizioni, è far sì che la “regia” sia SPONTANEA, creata dagli stessi operatori culturali. Come?
Attraverso un grande portale, un sito internet, che raccoglie e sponsorizza tutti gli appuntamenti culturali – con la tecnologia degli “aggregatori”, cioè capace di accogliere direttamente l’aggiornamento di tutti coloro che vogliono inserire un loro appuntamento. In questo modo, basterà visitare il Portale per scoprire, a distanza di tempo ragionevole, se la data a cui pensavi è già occupata e poi fare la propria scelta: ci sono spettacoli che pur cadendo nella stessa data hanno pubblici differenti, e altri che sono molto simili e a questo punto ti prendi il rischio. Ma almeno saranno gli stessi autori degli eventi a decidere, e non una fantomatica “cabina di regia” che non potrebbe mai avere l’ultima parola rispetto all’intoccabile diritto dei privati di scegliere il quando e il come.

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