Nascondino: un gioco per piccoli, adesso uno sport per grandi

Da Marzia Gianotti @papahopaura

Il nascondino è il gioco più conosciuto al mondo al quale tutti hanno giocato, anche una sola vota nella vita. Noto anche come “Rimpiattino” è un gioco privo di apporto esterno, utilizza solo strutture esistenti, ma col quale ci si divertiva e ci si diverte ancora oggi.

Oggi il nascondino è stato proposto anche agli adulti attraverso un torneo dei “campionati mondiali di nascondino”, organizzato a Bergamo, al quale parteciperanno anche dei giocatori di football americano di Bergamo con il ruolo di “cercatori”. La novità è che il nascondino è stato proposto come disciplina olimpica per Tokyo 2020 in quanto considerato uno sport che richiede corsa, equilibrio, capacità di restare immobili per minuti, oltre ad intuito, collaborazione e solidarietà.

Il gioco stimola l’inventiva, la curiosità, la manualità, l’ingegno.

Quante volte avrete sentito la frase: “Una volta ci si divertiva con poco!”.

Infatti prima i bambini si costruivano da soli i loro giochi con i materiali poveri, quelli che c’erano a disposizione. La fantasia era la protagonista e l’elemento principale per dare vita ad un gioco. I giochi si facevano soprattutto all’aperto.

Il gioco era tramandato per tradizione tra generazioni e quindi quello che si imparava veniva trasmesso, modificato a volte in funzione del nuovo ambiente o abitudini.

Il gioco non rappresenta solo un divertimento ma è uno strumento educativo, un mezzo di comunicazione e socializzazione, senza trascurare i benefici fisici derivanti dal movimento che molti giochi richiedono.

Oggi purtroppo il nascondino, come molti giochi tradizionali, viene praticato poco in quanto i bambini hanno meno tempo per giocare perché super impegnati in attività che li coinvolgono quotidianamente dopo la scuola. Quel poco tempo che hanno a disposizione per l’attività ludica lo preferiscono dedicare ai giochi elettronici o comunque a quelli già “pronti e completi” che non richiedono sforzo creativo.

Impegniamoci affinché il nascondino e tutti quei giochi tradizionali come mosca cieca, salto della corda, ruba bandiera, le biglie, la campana…, non vivano solo nella nostra memoria ma che continuino ad essere praticati anche nei nostri giorni.

Fonte: ANSA

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