Evidente il grande riscontro ottenuto da Il capitale umano di Paolo Virzì, 8 nomination, seguito a breve distanza dalla sorpresa Song’e Napule dei Manetti Bros., insieme a Ferzan Ozpetek col suo Allacciate le cinture (entrambi a quota 6). Risultati interessanti anche per Anni felici (Daniele Lucchetti) e soprattutto per In grazia di Dio di Edoardo Winspeare (5 candidature a testa), cui segue Le meraviglie di Alice Rohrwacher con 4 nomination, così come Più buio di mezzanotte (Sebastiano Riso) e Incompresa (Asia Argento).
Rilevante anche che sia stato riconosciuto il coraggio espresso da giovani ed esordienti registi quali, fra gli altri, Fabio Mollo (Il Sud è niente), Pif (La mafia uccide solo d’estate), Sydney Sibilia (Smetto quando voglio), capaci di fare la differenza, tanto per coerenza di stile quanto per una certa considerazione esternata nei confronti del pubblico, rispetto ai sin troppo abituali schemi facilmente ridanciani.
Miglior attrice protagonista: Valeria Bruni Tedeschi (Il capitale umano); Celeste Casciaro (In grazia di Dio); Paola Cortellesi (Sotto una buona stella); Valeria Golino (Come Il vento); Kasia Smutniak (Allacciate le cinture).
Miglior scenografia: Giancarlo Basili (Anni felici, L’intrepido); Marco Dentici (Salvo); Eugenia F. Di Napoli (Incompresa); Mauro Radaelli (Il capitale umano); Tonino Zera (Sotto una buona stella). Costumi: Maria Rita Barbera (Anni felici); Milena Canonero (Grand Hotel Budapest, Something Good); Laura Costantini (Il pretore); Nicoletta Ercole (Incompresa); Daniela Salernitano (Song’e Napule). Miglior montaggio: Patrizio Marone (Allacciate le cinture); Pietro Scalia (The Counselor, The Amazing Spiderman 2); Marco Spoletini (Le meraviglie, Più buio di mezzanotte); Cristiano Travaglioli (La mafia uccide solo d’estate); Cecilia Zanuso (Il capitale umano).
Miglior sonoro in presa diretta: Paolo Benvenuti, Simone Paolo Olivero (Via Castellana Bandiera); Valentino Giannì (In grazia di Dio); Roberto Mozzarelli (Il capitale umano); Guido Spizzico (Come il vento); Alessandro Zanon (La prima neve, L’intrepido). Miglior colonna sonora: Michele Braga (Più buio di mezzanotte); Pasquale Catalano (Allacciate le cinture); Fratelli Mancuso (Via Castellana Bandiera); Pivio e Aldo De Scalzi (Song’e Napule); Franco Piersanti (L’intrepido). Miglior canzone originale: A malìa (Dario Sansone, Interpretata da Foja – L’arte della felicità); Ecco che (Giuliano Sangiorgi ed Elisa – L’ultima ruota del carro); Siedimi accanto (Sergio Cammariere – Maldamore); Song’e Napule (C.Di Risio e F.D’ancona – Song’e Napule); Tutta colpa di Freud (Daniele Silvestri- Tutta Colpa Di Freud); Te quiero para vivir (Massimo Nunzi, testi Diana Tejera, interpretata da Peppe Servillo, Geppi Cucciari – Un fidanzato per mia moglie).
Il Premio va al produttore del film, Angelo Barbagallo, a Marina Mazzacurati e alla sceneggiatrice Doriana Leondeff.
Nastri alla carriera: Francesco Rosi, Piero Tosi, Marina Cicogna.
Un Premio Speciale va ad Ettore Scola e ai suoi collaboratori tecnici, tre artisti come Luciano Ricceri, Luciano Tovoli e Andrea Guerra (scenografia, fotografia e musiche), per Che strano chiamarsi Federico- Scola racconta Fellini, segnalato anche per la produzione. Segnalazioni speciali: Con il fiato sospeso (Costanza Quatriglio), Le cose belle (Agostino Ferrente e Giovanni Piperno), La mia classe (Daniele Gaglianone), Stop the Pounding Heart (Roberto Minervini), Tir (Alberto Fasulo).