Costanza Quatriglio
Costanza Quatriglio (Triangle) e Giorgio Treves (Gian Luigi Rondi, Vita cinema passione) si aggiudicano il Nastro d’Argento al miglior documentario, rispettivamente nelle sezioni Cinema del reale e Cinema e spettacolo, in seguito alle decisioni espresse dai componenti della giuria del SNGCI. Ai suddetti riconoscimenti si aggiungono quelli, già annunciati, relativi ai tre Nastri dell’anno, conferiti a Gianni Amelio (Felice chi è diverso), Gabriele Salvatores (Italy in a Day) e Walter Veltroni (Quando c’era Berlinguer) e i Premi speciali al film di Jacopo Quadri, La scuola d’estate, documento sulla formazione teatrale con Luca Ronconi, a La zuppa del demonio (Davide Ferrario), a Giulio Andreotti- Il cinema visto da vicino (Tatti Sanguineti) e al documentario di Giancarlo Soldi Nessuno siamo perfetti, sul creatore di Dylan Dog, Tiziano Sclavi. Nastro d’Argento speciale a Marco Spagnoli, autore di una decina di titoli in cinque anni, fino agli ultimi, del 2014 (Donne nel mito: Sophia racconta la Loren, Walt Disney e l’Italia – Una storia d’amore, Enrico Lucherini-Ne ho fatte di tutti i colori).
Le iniziative dei Giornalisti Cinematografici sul cinema del reale non si fermano quest’anno ai Nastri d’Argento: in arrivo, infatti, come già avvenuto lo scorso anno, una cinquina dedicata ai docu-film, che andrà ad inserirsi nel palmarès delle candidature ai Nastri per il lungometraggio che saranno annunciati venerdì 29 maggio, subito dopo il Festival di Cannes, per la terza volta negli spazi del MAXXI di Roma).
Insieme al Busto Arsizio Film Festival, diretto da Steve Della Casa, infine, si segnala l’iniziativa del SNGCI di inaugurare ad aprile un riconoscimento dedicato al giornalismo con le immagini, nel nome di una grande firma di ieri come Lello Bersani. Il Premio (che ha avuto una sola edizione, premiando Vincenzo Mollica subito dopo la scomparsa di Bersani) inaugurerà il nuovo corso con Antonello Sarno, giornalista e documentarista, già Nastro d’Argento.