Natale che arriva

Creato il 21 dicembre 2012 da Selena
Un'altro natale si avvicina. Quest'anno Gabi sembra capire cosa stia succendendo. Ovviamente scatta la frase "devi essere buono sennó Babbo Natale non ti porta i regali!". Sembra funzionare, almeno per un minuto!
Gabi intanto da due giorni si é ribeccato il raffreddore con un pó di febbre, vuoi mai che le feste si passino con i bimbi sani. Ricordo ancora il mese di dicembre 2010, quando lui aveva 7 mesi e ci siamo fatti l'intero mese tra pronto soccorso, casa, medicine, e notti insonni (queste ultime non erano una novitá, comunque..). Certamente non siamo a quei livelli, per un raffreddore non mi preoccupo, e da quando non ha il ciuccio, ormai da 3 mesi (e bravo lui che la dipendenza dal ciuccio l'ha vinta, ed io quella delle sigarette no!) dorme comunque anche con il naso chiuso.
Babbo Natale quest'anno sará generoso con Gabi. L'anno scorso non si é potuto permettere grandi cose, quest'anno non ha strafatto ma ha voluto fargli dei regali belli e che gli piacciano.
Perché la scena é stata anche questa: centro commerciale, mia madre (ovvero sua nonna) che mi dice che vuol comprargli l'ennesimo camioncino, ed io che le dico "n'altro????". "Eeee ma sai tuo padre...". No, le dico, regalagli altre cose che di macchinine, camion, ruspe e company siamo pieni! Intanto Gabi giocava con un monopattino a 3 ruote, lo adora. Come la bici del resto, che ancora non ha. Ma visto che per il triciclo é grande, aspetto ancora un pó e per il compleanno gli regalo la biciclettina. Mia madre se ne esce con "ma se gli compro il monopattino poi dove lo usa, in casa no!". "Mamma, ok che fa freddo e buio presto, ma mica sará inverno per sempre!" Poi penso tra me che il monopattino in macchina ci sta perfettamente, se lo porto in giro, una biciclettina sarebbe scomoda, ma l'ennesimo camion verrebbe dimenticato in due minuti! E si compra il monopattino, anche per il fatto che le spiego "i regali devono piacere a Gabi mica a noi".
Mia madre é una di quelle che certe attivitá in casa non le puoi fare, sennó sporchi. E siccome la maggior parte del tempo la passiamo a casa sua, evitiamo colori a dito, cucinare con il bimbo, e tutte quelle attivitá che io farei subito con lui ma che ci son vietate. Certo, manco io posso cucinare, immaginarsi se lo lascia fare a Gabi...
A parte questo Gabi cresce. É dolce. Se lo rimproveri ti guarda, spalanca le braccia e ti dice "Mio amore!!"...e come puoi sgridare un bimbo quando fa il ruffiano come lui!
Intanto io vado avanti. La work experience é terminata una settimana fa, ma dal 7 gennaio riprendo a lavorare almeno fino a fine febbraio. Poi si vedrá. Ma non é cosí semplice la vita, o meglio, lo sarebbe, se non dovessi sempre fare delle scelte. E mi ritrovo a dover scegliere, in tempi brevi, che fare. Seguire i miei desideri o le necessitá di mio figlio? Comunque sia, qualunque scelta faccia, só che passeró il resto della mia vita (e non esagero, é cosí) a chiedermi come sarebbe stato se avessi scelto l'altra cosa. Vado a giornate. Un giorno mi dico che A é la scelta giusto. Il giorno dopo propendo per B. E cosí va avanti da due settimane, almeno, e mi devo dare una data, un giorno in cui diró ok, é questa la scelta, non si torna indietro!
Odio scegliere. Ogni volta poi nascono dubbi e paure. Spero che Babbo Natale, come regalo, mi faccia capire quale strada prendere. Perché non é che sia semplice: o scelgo l'Italia o scelgo la Spagna. Ed é questo. Chi mi conosce penserá che non dovrei aver dubbi, visto che son sempre lí a parlar della Spagna e la mia nostalgia non mi molla un attimo. Ma le ragioni per rimanere in Italia ci sono.
E insomma, un'altro Natale é arrivato, oggi il mondo non é finito, ed io son qui con i miei dubbi e mi dico vabbé, almeno per qualche giorno non ci penso.

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