Amici,
ecco un’altra casa editrice che ci presenta tre dei suoi titoli, in sconto solo per noi.
Intermezzi Editore è una casa editrice di libri e prodotti multimediali attiva dal giugno 2008. Toscana, di San Miniato (PI), è stata fondata da tre soci, due con la barba e una bionda, due toscani e un calabrese.
Ha pubblicato 13 libri di narrativa che raccontano il mondo come a loro piace che sia raccontato.
Gente di Mumbai
Munmun Ghosh
prezzo: 14,90 euro
numero di pagine: 260
Gente di Mumbai è un romanzo polifonico ambientato nella megalopoli indiana. La narrazione avviene attraverso le voci degli stessi personaggi che si alternano ad ogni capitolo, costruendo così un intreccio originale e coinvolgente.
I protagonisti sono immigrati e pendolari di Mumbai, prevalentemente di ceto medio-basso. Le loro voci accompagnano il lettore direttamente nelle loro vite quotidiane, dentro le loro case, nei loro luoghi di lavoro e soprattutto sui treni locali per pendolari, sui quali ogni giorno devono “lottare” per il loro spazio vitale, in una città sovraffollata, e continuamente in crescita.
Il treno è l’elemento fondamentale e l’ambientazione principale di questo volume, perché Mumbai ha una conformazione lunga e stretta e quasi tutti gli uffici sono collocati da un lato della città, così ogni giorno gli abitanti devono attraversarla quasi per intero per andare a lavorare e poi per tornare a casa. La vita sui treni locali è frenetica e “affollata”, e rispecchia la vita della città e dei suoi abitanti. Sui treni capita di incontrare qualsiasi tipo di persona e di vivere esperienze di ogni sorta. Infatti nel libro, sui treni, si assiste a nascite, morti, litigi, incontri, furti.
Altri elementi importanti del romanzo sono la musica e il cinema, che impregnano la vita di questi pendolari e quasi ogni ora delle loro giornate, la religiosità, la maternità, la famiglia.
Le voci più forti e incisive di tutto il racconto sono quelle delle donne: figure femminili dalla personalità complessa e dal vissuto spesso difficile, che spiccano per il loro senso del sacrificio, per la pazienza e per la speranza.
Nel romanzo sono numerosi gli espisodi drammatici ma il libro non è comunque un libro pessimista o triste, l’autrice riesce a mantenere comunque una cifra formale di leggerezza, di ironia e di ottimismo che dà luce e freschezza a questo racconto-reportage di una città affascinante e ricca di contraddizioni.
Martin Murphy
prezzo: 10 euro
numero di pagine: 110
Ojeda è un impiegato scialbo e abitudinario. Sposato, senza figli e quasi senza amici, vive in pace e tranquillità grazie al suo lavoro nel reparto amministrativo di un’impresa. A seguito di un ridimensionamento aziendale viene promosso a supervisore: questa nuova condizione di responsabilità, però, sgretola il suo mondo spingendolo a rinchiudersi in una prigione fatta di complicati calcoli matematici o minuziose descrizioni che appunta maniacalmente sul suo blocco note. Poco a poco si concentrerà sugli oggetti che lo circondano, escludendo e rovinando definitivamente le relazioni con altri esseri umani. La sua auto-reclusione diventa sinonimo di una reinvenzione dell’universo attraverso le parole, un compito che si rivela troppo pericoloso, poiché l’esistenza del mondo dipenderà esclusivamente da ciò che Ojeda deciderà di descrivere. Racconto kafkiano di un processo psichico che finisce per divorare e consumare tutta la realtà esterna, La prigione di Ojeda ha vinto il prestigioso “Premio de Novela Breve Juan Rulfo 2004”.Ciao sono Carlotta e sono drogata di libri. Leggo, leggo in bagno, in tram, sul letto, in vacanza e per lavoro, sempre e ovunque. L’ho già detto che leggo? Collaboratrice della Las Vegas edizioni, barista allo Starbooks, navigatrice ben poco solitaria della Rete.