Natale e Capodanno truffe alimentari in agguato

Creato il 24 dicembre 2011 da Yellowflate @yellowflate

E’ arrivato il Natale, e con esso il cenone, come da tradizione sulle tavole italianissime abbonderà il pesce, eppure è necessario prestare massima attenzione, sia oggi che per il cenone di San Silvestro! In giro ci sono molte frodi alimentari dannosissime per la nostra salute. i Nuclei antisofisticazioni (Nas) dei carabinieri hanno sequestrato oltre 50 tonnellate di pesce scaduto.

L’operazione “Jingle Bells” ha visto impegnati in tutta Italia 500 carabinieri, che hanno controllato oltre 1.500 aziende alimentari, di cui 452 sono risultate irregolari per violazioni di natura igienico-sanitaria, strutturale o commerciale, 39 delle quali sono state chiuse. I militari hanno sequestrato complessivamente 250 tonnellate di alimenti, per un valore di circa 3 milioni di euro, segnalando i 500 responsabili e contestando sanzioni amministrative per oltre 600 mila euro. In particolare, i prodotti ittici scaduti sono stati sequestrati in un deposito all’ingrosso di Salerno. I Nas hanno sottoposto a sequestro preventivo 50 tonnellate tra astici, anguille, orate, capitoni e mitili di provenienza sconosciuta, trovati in cattivo stato di conservazione, congelati in acqua di mare e con data di scadenza ampiamente superata, nonché l’intera struttura.

Sequestrate anche, in 4 aziende dolciarie del salernitano, 15 tonnellate di dolci tipici delle festività natalizie (mostaccioli, roccocò, cioccolatini, torroncini, lupini, castagne e fichi secchi) e materie prime in cattivo stato di conservazione, insudiciate e prive di rintracciabilità. Altre 7 tonnellate di anguille vive, comprese le vasche nelle quali gli animali erano contenuti (prive dei requisiti igienico-sanitari), sono stati sequestrati dai Nas di Bari in un’azienda di lavorazioni ittiche. A Bologna e Milano, sono state sequestrati 400 panettoni e pandori, etichettati come “produzione propria” (mentre al contrario provenivano da lavorazioni industriali) e in cattivo stato di conservazione, in contenitori non idonei e accantonati per terra in ambienti con presenza di escrementi di roditori. Sempre a Bologna, in uno stabilimento per la lavorazione delle carne sono stati sequestrati 250 kg di preparazioni gastronomiche e 750 kg di carni scadute.

A Perugia è stata sequestrata un’azienda per la lavorazione di legumi Igp e 60 tonnellate di prodotti, per le pessime condizioni igieniche: sporco e muffa diffusi e presenza di insetti e roditori a contatto con i legumi. Per difendersi dalle truffe, il Movimento di difesa del cittadino (Mdc) consiglia di leggere le etichette e scegliere i venditori che rispettano la normativa: denominazione commerciale della specie, metodo di produzione (pescato o allevato) e zona di cattura (per il pescato e il Paese di provenienza per l’allevato) sono le indicazioni obbligatorie in etichetta per il pesce fresco. Mdc ricorda che é essenziale che il consumatore si rivolga solo ai venditori di fiducia e che rispettano le normative di sicurezza alimentare. Importante è anche imparare a distinguere il pesce fresco da quello non fresco. Come? L’odore deve essere gradevole, il corpo rigido e arcuato, l’occhio in fuori con cornea trasparente e pupilla nera e le branchie rosee o rosso sangue prive di muco. Infine, poiché anche il pesce, come i prodotti della terra, ha le sue stagioni, Mdc ricorda che in questo periodo conviene comprare e mangiare cefali, naselli, sardine, sogliole, spigole e triglie.


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