Guardando questo spettacolo, appunto in un periodo diverso da quello natalizio, ci si rende conto delle svariate chiavi di lettura riposte in una commedia tragicomica ancor attualissima ai giorni nostri.
Ci troviamo a Napoli, all'interno di un contesto familiare come tanti, in un periodo di crisi. La famiglia Cupiello si accinge a festeggiare il Natale.
Luca Cupiello è ossessionato dal suo presepe, che prepara personalmente anno dopo anno; suo figlio Tommasino, nullafacente, invece non bada affatto all'operato del padre, ma anzi lo disprezza. Vive in casa ma sogna di andare via, perchè incompreso dalla figura paterna. Nel frattempo cerca di raggranellare il suo gruzzolo per la libertà, vendendo i vestiti dello zio Paquale influenzato. Zio Pasquale continua a vivere con la famiglia Cupiello, rendendo la convivenza alquanto difficile.
Concetta invece deve preparare la cena, districandosi tra i problemi famigliari della figlia Ninuccia, che ama un altro e vuole abbandonare il marito Nicolino proprio la vigilia di Natale.
In un clima surreale, dove solo Luca Cupiello sembra essere all'oscuro della realtà dei fatti, si cerca di consumare la cena a base di capitone, ma anche quello sfugge dalla cucina.
Il marito di Ninuccia litiga con l'amante, Tommasino minaccia di andarsene di casa, Concetta sbatte la testa mentre tenta di inseguire il capitone e Luca Cupiello subisce un forte malore, mentre il portiere cerca di far calmare le acque con dozzine di tazze di caffè.
Lo spettacolo è stato messo in scena dalla Pro Loco del Comune di Rionero Sannitico, con l'ausilio di grandi appassionati di teatro. Seppur dilettanti, gli attori hanno reso la commedia viva e partecipativa, divertendo il pubblico presente in sala.
Ecco alcune foto tratte dallo spettacolo.