Natale nei libri

Creato il 27 dicembre 2014 da Nasreen @SognandoLeggend

Il Natale e i libri sono sempre stati molto legati: sul Natale esistono numerosi romanzi e racconti, mentre il libro è uno degli oggetti più regalati di sempre in questa occasione. Spero che sotto l’albero abbiate trovato tante nuove letture. Spulciando nelle mie librerie, ecco qualche indicazione per chi volesse rendere queste festività più “librose”, restando nell’atmosfera natalizia fino al nuovo anno.

Partiamo dal classico dei classici, il Canto di Natale di C. Dickens. “Una grande storia sulla possibilità di cambiare il proprio destino. Una riflessione sull’equilibrio difficile fra il presente, il passato e il futuro. Una denuncia dello sfruttamento minorile e dell’analfabetismo. Ma soprattutto una favola, una delle più commoventi che siano mai state scritte. Protagonista è il vecchio e tirchio finanziere Ebenezer Scrooge – personaggio che servirà da modello per il Paperon de’ Paperoni disneyano – che nella notte di Natale viene visitato da tre spettri. Lo indurranno a un cambiamento radicale, a una conversione che farà di lui uno dei più grandi personaggi letterari di tutti i tempi. Questo piccolo, amatissimo libro è un un’opera immortale, capace di mantenere inalterata nel tempo la fragranza della propria magia e del proprio spirito. Lo spirito del Natale, dell’infanzia, di ciò che è buono e rassicurante, ma anche prezioso abbastanza da volerlo proteggere a ogni costo.” (dalla prefazione di Gianrico Carofiglio all’edizione BUR del 2013).

Un libro che mi ha divertito molto è Rover salva il Natale di Roddy Doyle. I bambini la sera non vogliono mai andare a letto. Tranne il 24 dicembre. Ma non sanno che Babbo Natale è davvero nei guai e che i loro regali sono seriamente in pericolo. Rudolph, la renna più forte e più veloce, che sa orientarsi a occhi chiusi tra le stelle, la renna più esperta negli atterraggi sui tetti, la renna che canta volando da un paese all’altro, è in sciopero. Babbo Natale sa che c’è solo un animale in grado di sostituire Rudolph: un cane di nome Rover! Riuscirà l’astuto elfo inviato da Babbo Natale a convincere il cane più furbo del mondo – quello che vendeva la cacca ai Ridarelli – a lavorare gratis per una notte intera?Un volo a perdifiato intorno al globo terrestre, una corsa contro il tempo, tra demenziali intervalli pubblicitari, capitoli capricciosi, lucertole in amore, e imprevisti esotici di ogni genere… È una notte speciale: stavolta anche i bambini possono viaggiare con Babbo Natale, e dal cielo cade zucchero invece che neve. Una notte magica e piena di risate, che solo il genio di Roddy Doyle poteva creare.

Fuga dal Natale di John Grisham (da cui è stato tratto un divertente film) è una favola classica dei tempi moderni, un’ironica provocazione che regala momenti di puro divertimento e che ci fa scoprire John Grisham geniale scrittore della commedia umoristica e disincantato osservatore di una tradizione di cui ormai non possiamo fare a meno. Solo l’anno prima la famiglia Krank aveva speso 6100 dollari per preparare il Natale. Quest’anno papà e mamma Krank si trovano all’aeroporto per salutare, pochi giorni prima di Natale, la figlia Blair in partenza per una missione umanitaria in Perú. Un pensiero un po’ folle si insinua in loro: che senso ha trascorrere il Natale senza Blair?! E se lo saltassero? E se utilizzassero quei 6100 dollari per la crociera ai Caraibi che da anni si sono sempre negati? Basta non andare dal rosticciere (che sollievo evitare la ressa), non invitare nessuno al party (troveranno certo dove andare quegli scrocconi), non montare nessun Frosty sul tetto (operazione, per altro, pericolosa per un uomo di cinquantaquattro anni). Il grande piano è deciso e messo in atto, prima in modo titubante, poi spavaldo. Ma il Natale, con la sua straordinaria potenza consumistica, con la sua ingombrante presenza moralistica, sta per prendersi la più esilarante e sferzante rivincita sui poveri Krank.

Il pianeta degli alberi di Natale è un racconto natalizio scritto da Gianni Rodari. È stato pubblicato per la prima volta nel 1962. Marco, giovane protagonista di questo romanzo, affronta un lungo viaggio spaziale in sella al suo cavallo a ciondolo e scopre un favoloso pianeta in cui la vita ha il colore della solidarietà, il sapore dell’amicizia: servizievoli robot esaudiscono i desideri degli abitanti, la tecnologia è a disposizione di tutti, non esistono conflitti. Gianni Rodari, che sapeva come entrare nella realtà dalla “finestra” della fantasia, dedica il suo pianeta “ai bambini di oggi, astronauti di domani” e ci parla con leggerezza e umorismo di temi importanti come quelli della pace e della scienza al servizio dell’umanità.

Per gli amanti del giallo, Il caso del dolce di Natale offre un gustoso divertissement. «Questo libro è come un pranzo di Natale preparato da un vero chef. E lo chef sono io!» Così Agatha Christie presenta la sua raccolta in sei gustosissime portate: dall’antipasto al dessert, sei indagini dell’inossidabile Poirot e della solo apparentemente innocua Miss Marple, alle prese di volta in volta con rubini scomparsi, omicidi simulati o reali, inquietanti sogni premonitori, un cadavere ritrovato in una cassapanca, una coppia di sposi particolarmente litigiosa, un anziano signore dalla candida barba e dalle abitudini alimentari troppo prevedibili. E un cesto di erbe selvatiche che svela le trame di un assassino… Sei impeccabili, fulminanti meccanismi narrativi che nella rapida misura del racconto trovano la loro perfetta espressione.

Anche Louisa May Alcott scrisse racconti ispirati alla festività natalizia. Un sogno di Natale, e come si avverò è un volume che raccoglie tre racconti dedicati al Natale: “Un sogno di Natale, e come si avverò”, per lungo tempo inedito anche in America e recentemente ritrovato fra le carte dell’autrice, “Un Natale in campagna”, “Un nuovo modo di trascorrere il Natale”, tutti mai tradotti prima. La produzione della Alcott, benché la sua fama sia essenzialmente legata alla straordinaria popolarità di “Piccole donne”, è vasta e inesplorata per i lettori italiani. La Alcott riesce a infondere autenticità in queste piccole storie basate sui valori fondamentali e su un immancabile e toccante lieto fine.

A casa per Natale di David Baldacci – Dopo essere stato interdetto ai voli per gli Stati Uniti, Tom Langdon decide di prendere il treno da Washington a Los Angeles per raggiungere la fidanzata che lo aspetta per Natale. Non ha il minimo sospetto che da quel lungo viaggio pieno di eventi, bizzarri ma anche drammatici, uscirà profondamente cambiato. La varietà degli incontri e delle esperienze, che sembrano orchestrati da una casualità quasi magica, lo porteranno a rivedere sotto una luce diversa tutta la sua vita, a svelare come davanti a uno specchio segreto i grovigli della propria anima, a recuperare ciò che pensava di aver irrimediabilmente perduto.

Lo schiaccianoci. Una fiaba di Natale: da dove viene quell’omino di legno dalla potente mandibola, capace di frantumare anche le noci più dure, che fa la sua comparsa ai piedi di uno scintillante abete la notte di Natale nella dimora di Marie e Fritz? E se improvvisamente quel congegno prendesse vita e ingaggiasse una battaglia a colpi di sciabola, a capo di un esercito di soldatini di piombo, tamburini e pupazzi di marzapane, contro il terribile e vendicativo re dei topi? Non smette di incantare la storia dello Schiaccianoci, uscita dalla penna di Hoffmann nel 1816 e divenuta presto un classico della fiaba di tutti i tempi. La sua fortuna si legò anche a quella di un indiscusso maestro dell’affabulazione, Alexandre Dumas, che nel 1845 seppe raccontarla da par suo. In questa edizione, che affianca le due versioni, il lettore potrà seguire le vicende dell’omino di legno, apprezzando la potenza visionaria che sostiene la narrazione di Hoffmann e lasciandosi catturare dalla piacevole scorrevolezza della prosa di Dumas. A sancire la popolarità dello Schiaccianoci fu proprio il padre dei “Tre moschettieri”, alla cui versione è ispirato il celebre balletto musicato da Cajkovskij nel 1892. Da allora, la storia ha conosciuto innumerevoli reinterpretazioni, dalla danza al cinema ai cartoni animati – passando da Nureyev a Disney -, al punto che nessuno sembra più ricordare come tutto ebbe inizio.

Buona lettura a tutti!


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