Natale nel mondo

Creato il 20 dicembre 2012 da Stelladellest

Un viaggio intorno al mondo

Il cenone della Vigilia, ilpranzo di Natale, il regalo sotto l’Alberoo, ancora,Babbo Natalee le sue renne. Queste sono solo alcune delle tradizioni che in tutto il mondo si ripetono anno dopo anno. Ma ogni nazione conserva alcune caratteristiche che rendono lafestività unica e inimitabile, tradizioni e usanze fortemente legate alla terra e al suo folklore.
 

Finlandia, terra del Natale

Sentito e festeggiato in tutto il mondo, il Natale trova, in realtà, la sua massima rappresentazione inFinlandia, terra di neve e di renne. La notte della Vigilia, i bambini finlandesi aspettano con ansia l’arrivo di Babbo Natale, un vecchiosignore barbutoche vanta la sua residenza proprio in queste regioni, all’interno di una montagna chiamataKorvatunturi.
Si dice che quest’ imponente montagna sia dotata di treorecchie, caratteristica che  permette a Babbo Natale di ascoltare i messaggi provenienti dai bambini di tutto il mondo.L’ingresso alla sua dimora, però, resta ancora unmistero, destinato, inevitabilmente, a diventare una leggenda.  

Spagna, un mese di celebrazioni

Spagna, paesereligiosamente devoto, inizia le celebrazioni natalizie ad inizio dicembre, conl’Immacolata Concezione, e prosegue tutto il mese tra appuntamenti fissi e usanze da non dimenticare. Oltre alla preparazione dei tradizionali presepi spagnoli, i‘Nacimientos’, dicembre è mese in cui si cantano ed ascoltano i‘Villancicos’, canti natalizi che esprimono stati d’animo felici ma che risultano spesso nostalgici.
Dicembre è anche un mese di passaggio, in cui bisogna prepararsi al meglio per accogliere il nuovo anno. Per farlo è usanza che le famiglie doninovestiti e cibarieai più poveri, azione che permetterebbe loro di guadagnarsi la fortunanecessaria per entrare nel nuovo anno.

  

I Balcani, una moltitudine di tradizioni

I Balcani sono una regione ricca di tradizioni diverse, confluite in un unico luogo. Anche il Natale, infatti, racchiude unfolklore ricco e vario. Al calar del sole ha inizio un rito complicatissimo, che coinvolge tutta la famiglia: tra preghiere e auguri si benedice unpiccolo troncocon acqua santa, quindi si accende il fuoco e vi si gettano sopra manciate di grano.
Ogni partecipante, a tavola, possiede un piccolo cero, con cui celebrare la nascita di Cristo. Al termine delle preghiere, il più anziano tra i presentiraduna tutti i fuochi, a simboleggiare la concordia, e dà il via alla cena. Il grano e la quercia rossa sono gli elementi più caratteristici. Quest’ultima, in particolare, costituisce motivo diriunione di tutta la famigliache, un tempo, si recava unita adabbatterne il tronco, per trasportarlo e celebrarlo nelle abitazioni.
 

Polonia: un presepe tradizionale

InPoloniale festività della vigilia iniziano con la comparsa della prima stella in cielo,la notte del 24. Il cenone ruota tutto attorno all’opplatek, una fetta di pane azzimo riportante le immagini diGesù, Maria e Giuseppe. La tavola, fastosamente apparecchiata, nasconde un sottile strato di paglia, per ricordare l’umiltà sottesa a questa festività.
La ricchissima cena, composta spesso da12 portate, prevede di lasciare sempre qualche posto libero attorno alla tavola, utile ad accogliere i membri dellaSacra Famiglia, nel caso passassero di lì quella notte. Il presepe tradizionale lascia il posto ad una tradizione nazionale: loszopka, una rappresentazione a due piani sulla cui cima è rappresentata laNatività, mentre, sul livello inferiore, scene tratte dai miti nazionali.
 

Germania ed Austria: la tradizione dell'albero

I bambini austriaci e tedeschi sono devoti aSan Nicola(St. Nicholas) e attendono fervidamente il suo arrivo sfogliando il tipicocalendario dell’avvento, con le finestrelle da aprire giorno per giorno, dietro le quali scovare qualche delizioso dolciume, o decorando una corona di rami di pino intrecciati conquattro candele rosse.
L’albero di Natale, originario dellaForesta Nera, ricopre un ruolo importantissimo nella tradizione natalizia di questi paesi: viene allestitonelle case, nelle piazze, nelle chiese e persino nei cimiteri.I più piccoli, la notte di Natale, lasciano la loroletterinaindirizzata a San Nicola sul davanzale della finestra e la cospargono di colla e zucchero, per renderla più visibile nell’oscurità della notte.
fonte:http://news.donnad.it/article/
  

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