L’ultima analisi della Coldiretti/Swg “Il Natale sulle tavole degli italiani” testimonia però che molte famiglie impiegano per la preparazione del pranzo almeno cinque ore.
Questo anno Natale a casa quasi per tutti tranne un un 3% che invece andrà in ristorante o trattoria.
Ma a Natale sulle tavole è cucina regionale quindi tortellini in brodo in Emilia Romagna , il cappone in Lombardia, ma anche u piccilatiedd in Basilicata, il panpepato in Umbria, la pizza di Franz nel Molise, lu rintrocilio in Abruzzo, le pabassinas con sa sapa in Sardegna, la carbonata con polenta in Valle D’Aosta, il pangiallo nel Lazio, le carteddate in Puglia, i canederli in Trentino, la brovada e muset con polenta in Friuli, i quazuni’elli in Calabria, il pandolce in Liguria, la pizza de Nata’ nelle Marche, i buccellati in Sicilia, il brodo di cappone in tazza in Toscana o l’insalata di rinforzo in Campania. Piatti che – conclude la Coldiretti – richiedono tempo ed esperienza spesso tramandata da generazione in generazione.
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