Nati dal web: i video che fanno il giro del mondo

Da Pattici @EdeaImage
Basta accedere la tv e, tac!, subito ne parlano al telegiornale. Su web e su cartaceo tutti giornali ne diffondono la notizia.Sono seguiti, imitatati e conosciuti praticamente da chiunque, gente comune così come star dello spettacolo. Di cosa stiamo parlando? Dei tormentoni web, meglio noti agli addetti ai lavori come video virali.

Un video virale, in breve, è un filmato che, suscitando un forte interesse e una grande attrattiva in chi lo guarda, viene largamente condiviso. Sono tanti i videoclip che in questo modo sono usciti dal contesto cybernauta per approdare nella vera e proprio cultura di massa.

E' proprio grazie alla loro particolare capacità di attirare su di sè l'attenzione del popolo del web che i video virali acquisiscono popolarità e notorietà, inducendo i più a fare sharing di quel particolare contenuto su diverse piattaforme social, blog o in alcuni casi anche via e-mail.Tra le caratteristiche più comuni che permettono ad un qualunque filmato di attrarre i favori del pubblico e diventare, così, virale c’è sicuramente la durata: il video deve essere prima di tutto molto breve per poter esser facilmente visto e condiviso. Dopo i primi 10 secondi infatti l’attenzione di chi guarda subisce un rapido declino ed anche un video con contenuti interessanti viene velocemente cestinato. In secondo luogo un video virale deve intrattenere e divertire. Solo per citare un esempio, la serie proposta su Youtube da Casa.it dal titolo gli sgami della nonna mostrava una simpatica vecchietta (riapparsa poi in tv nello spot di McDonald) commentare in slang milanese situazioni domestiche di ogni giorno.La forza propulsiva di un video virale è talmente grande da permettere ai suoi protagonisti di diventare vere e proprie star, raggiungendo tempestivamente la celebrità. Due esempi nostrani sono Willwoosh, famoso per una serie di sketch comici in cui interpretava da solo più ruoli contemporaneamente, e Clio, conosciuta grazie ai suoi tutorial per un trucco perfetto. Ma se alcuni, riconoscendone il potenziale, sfruttano il web per far conoscere il proprio talento, altri sembrano aver più che altro cavalcare la sottile tendenza al trash che la cultura pop in generale porta con sé. Ricordiamo, ad esempio, il filmato che vedeva protagoniste ­ledue ragazze di Ostia beach che, sbarcando in rete, raggiunse in soli due giorni più di1 milione di visualizzazioni e rapidamente divenne popolare anche in Paesi come la Spagna.­Negli ultimi mesi invece sembra invece ci sia stato un vero e proprio boom dei video musicali. Quest’estate ci siamo ritrovati tutti ad ascoltare il motivetto del Pulcino Pio, parodia della più datata fiera dell’est. Da qualche settimana invece, in radio, tv e web (con monopolio assoluto) c’è Gangnam style. Il video vanta il più alto numero di visualizzazioni mai raggiunto su youtube ed è stato oggetto di numerosi flashmob in tutto il mondo.

Interrogarsi su quali siano i meccanismi di condivisione dei video virali può sembrare una riflessione da tempo libero, ma certamente non lo è. Accanto ad approcci convenzionali si sta infatti facendo strada recentemente il cosiddetto marketing virale, branca del marketing tradizionale che studia nello specifico i fenomeni legati allo sharing dei contenuti sul web. E se affidarsi a strategie come questa per fare promozione al vostro marchio vi sembra davvero troppo, immaginatevi cosa potrà riservarci il futuro.Video consigliatiGli sgami della nonna http://www.youtube.com/watch?v=5AMK7dutC-EWill It Blend?  http://www.youtube.com/watch?v=_S8sxpK4_iANoah takes a photo of himself every day for 12.5 years http://www.youtube.com/watch?v=iPPzXlMdi7o



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