Nato in Paradiso; un giallo deduttivo targato Maria Bruno

Creato il 27 ottobre 2014 da Lucia Savoia
C’è un posto in cui il Paradiso sembra essere a portata di mano, in cui ci si sente a casa, circondati da un cielo terso e da una natura bella e incontaminata; è il piccolo paese natio di Davide Venturi, acclamato direttore di “Cronache” e padre di un bambino dolce e sorridente. Ma la vita sembra voler giocare un brutto scherzo a Davide che, nel giro di qualche mese, si trova immerso in uno scandalo architettato ad arte dai suoi detrattori e a fare i conti con una storia finita o, forse, mai cominciata. 

Che fare allora? Venturi ha bisogno di tempo e, istintivamente, decide di tornare alle origini, a quel piccolo angolo di Paradiso montuoso da cui si era allontanato per inseguire i suoi sogni. 

Qui ritrova l’affetto di suo fratello Denis, della dolce Armida, dell’amica di sempre Benedetta e conosce una misteriosa ragazza dagli occhi blu che rapisce il suo cuore. Improvvisamente i problemi al giornale e la squallida vita trascorsa con la sua compagna appaiono lontani anni luce e sfocati. 

Eppure non è tutto oro ciò che luccica e, ben presto, il delizioso clima di familiarità di quel locus amoenus pare tingersi di giallo; la misteriosa scomparsa di due compaesane, archiviata troppo sommariamente come incidente, attrae l’attenzione di Davide che, con innegabile istinto giornalistico, decide di saperne di più. Inizia così la sua personale inchiesta, fatta di pedinamenti e sapienti domande, di ricerche minuziose e sorprese inaspettate. 

Ad ogni pagina il lettore si trova a dover fare i conti con elementi nuovi, emozionanti e spiazzanti in grado di condurlo in un vortice di situazioni che lo costringono a riformulare, insieme al protagonista, la propria tesi iniziale. In questo paesino molti sembrano mentire nascondendo, in realtà, tante piccole parti di un unico segreto che unisce tutti in una rete di affetto e protezione reciproca. 

L'autrice Maria Bruno

Riuscirà Davide a trovare il bandolo della matassa e portare così, la giusta e meritata serenità tra coloro che ama?


In questo romanzo, un giallo deduttivo dalla forte carica emotiva, Maria Bruno si dimostra scrittrice attenta ed eclettica, capace di cimentarsi in generi diversi senza mai perdere la propria originalità. 

Vivace e scorrevole come sempre, il suo stile riesce ancora una volta a coinvolgere il lettore che, inevitabilmente, si trova coinvolto nella vicenda tanto da sentirla propria. 

Difficile infatti non immedesimarsi con il protagonista Davide, giovane dalla vita apparentemente appagante ma costretto a far i conti con i propri fallimenti e le proprie insicurezze. Così com’è del resto facile condividere i suoi sentimenti e i suoi giudizi circa la losca figura di Liliana, donna fatua ed arrivista o circa la bella Maria, enigmatica e sola. La grande capacità della Bruno sta anche in questo, nel riuscire con estrema naturalezza a dar voce ad un personaggio assolutamente vivo, i cui pensieri sembrano essere esattamente i nostri. Ma Davide non è la sola figura ad essere sapientemente tratteggiata; in questo romanzo, troviamo una vasta gamma di personaggi che rappresenta un panorama umano fortemente variegato, dal più piccolo (si pensi a Mirella, la femme fatale per eccellenza) al più complesso (Idris, il triste e bellissimo lavorante di villa Ortisei), ciascuno con le proprie ansie, le proprie paure, le proprie emozioni. Maria Bruno ci regala pagine di grande spessore, unendo amore ed odio, passione e tradimento. Bella e toccante risulta essere, inoltre, la storia di Ismaila, cameriera nigeriana giunta in Italia a seguito dei conflitti politico-religiosi scoppiati nel suo Paese d’origine. 

Logo edizioni Agemina

Qui l’autrice lascia parlare la donna, affida al dialogo parole altrimenti difficili da esprimere, forse improprie se pronunciate da qualcuno estraneo ai fatti. 

La sensibilità, prima ancora del talento, di uno scrittore sta proprio in questo, nell’esser capace di restare al proprio posto, conducendo sapientemente i giochi senza mai perdere il filo degli eventi sconfinando in terreni instabili perché troppo delicati. 


Maria Bruno è un’autrice dalle grandi capacità e questo romanzo, per ora punto di arrivo di un percorso sfumato e costruito in crescendo, non fa che confermare il suo innegabile talento per una scrittura nitida, asciutta e in grado di regalare forti emozioni ai lettori. Articolo originale di Sentieri letterari. Non è consentito ripubblicare, anche solo in parte, questo articolo senza il consenso del suo autore. I contenuti sono distribuiti sotto licenza Creative Commons.

Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :