In punta di piedi entro
nel sole del mare,
nei boschi dei monti.;
lavo la malinconia
che ondeggia come aquilone
nel cuore ancora d’autunno.
La sua vitalità
come insidiosa icona,
fragorosamente
esplora la mia mente:
fluido di bellezza in attesa
del concerto d’inverno.
Il vento
sui monti, sui tronchi, sui rami;
le foglie corrono.
Il suono stridulo
attraversa le chiome.
Poi quiete.
Uomo, lascia
che il profumo dei monti,
che il colore del mare
inondi i nostri sensi;
lascia il segreto al vento
che accarezza i tronchi,
che muove le onde
fra le braccia
della fredda notte
e muta i sentieri della vita.
Poesia candidata al Premio internazionale di poesia Piccapane