Negli ultimi anni si assiste ad uno sviluppo notevole della cosiddetta formazione outdoor. Si tratta sostanzialmente di diverse attività pratiche e collaborative da compiere in ambiente naturale anzichè in ambienti chiusi, dove si svolge ancora la grande maggioranza dei programmi educativi e formativi per adulti.
Gli ambiti di intervento sono tradizionalmente il lavoro sulla leadership, sul team building, sulla crescita personale in termini di motivazione, capacità di organizzazione, di lavoro in gruppo e di consocenza/superamento di alcuni limiti personali.
E’ fuor di dubbio che il contatto diretto e prolungato con ambienti naturali costituisca una esperienza trasformativa per l’uomo del XXI secolo. Urbanizzato, razionalizzato e abituato a regolare la propria sensorialità in ambiente completamente antropizzati e artefatti, si riduce ormai a considerare intuitivamente come ”natura” solo l’aiuola davanti casa dove porta il cane mattina e sera.
La natura è però costituitiva dell’uomo, e la ricerca di questo di entrare in contatto con essa lo spinge a affollare i parchi cittadini nella bella stagione, a fugaci uscite fuori porta per qualche fine settimana per andare al mare. Il resto dell’esperienza dell’uomo medio lungo tutta l’esistenza sta diventando sempre di più esclusivamente formata da vita in ufficio, vita dentro casa, vita in palestra, vita dentro locali notturni, vita in automobile. Una vita sempre DENTRO.
La natura è per definizione il FUORI. Contemporaneamente, manda segnali vitali per l’interiorità dell’uomo. I fruscii di un bosco, i profumi dei fiori selvatici, la carezza di un vento che soffia sul viso, guardare l’orizzonte, lo sforzo di raggiungere una vetta e di guardare da lassù il panorama a valle, o alzare gli occhi per cogliere la dinamicità di un cielo che cambia incessantemente.
La natura permette contemporanemente un’esperienza intima e una cosmica. In particolare, nella crescita personale prediligo l’esperienza boschiva, come luogo principe per l’esperienza molteplice di sè e degli altri. Il bosco permette esplorazioni, scelte di percorsi, esaltazione di sensorialità e di introspezione, mistero e calore, sostegno e messa alla prova. E’ selvaggio, puro, in perenne crescita, un campo di energia che, da solo, può innescare e sostenere un concreto percorso di accrescimento sensoriale e della vitalità dell’uomo contemporaneo.
Troverai più nei boschi che nei libri. Gli alberi e le rocce ti insegneranno cose che nessun maestro ti dirà.
(Bernardo di Serravalle, Epistola 106-2)