Nausea (poesia)

Creato il 23 novembre 2014 da Lasfinge
23/11/2014
Accade a volte, senza averlo voluto e neanche pensato fino ad un istante prima che la nausea ti prenda, come una lucidità rigettata e nascosta a lungo, ma che all'istante rivela il non senso di una umanità intera: un momento in cui si perde il buono, senza amore, solo uno sguardo cinico e beffardo sulla follia del genere umano, che si arrovella dall'individuo alla specie per sentirsi il più grande, il più bello, il più importante, a caccia di un amore dissolto nello specchio di Narciso...
Quel giorno in cui smetti di credere nei tuoi simili, quel giorno squarciato in un istante che rivela una dimensione diversa: forse non è che un istante, forse...
Nausea
Un giorno senza sole, 
nella luce d'acciaio, 
umida di nebbioline 
coagulate in cielo: 
velo screziato sull'opaco, 
lancinante fino alle ossa. 

Giorno calato nel grigio informe 
di ogni nullità dagli occhi ebeti 
ed abbrutiti di scintillanti promesse 
echeggianti nel vuoto 
privo di risonanze 
dell'etere insano.

Fu estirpato l'amore, 
smarrito nel gioco 
di specchi 
degli involucri vacui.

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