Trama: dopo una terribile guerra nucleare l'umanità è quasi estinta e i pochi sopravvissuti vivono in comunità site ai margini del Mare della putrefazione, una distesa di terra velenosa e desertica nella quale prosperano insetti giganteschi. Nausicaa è la principessa della Valle del Vento, dove gli abitanti vivono in armonia con la natura, nel poco spazio di territorio ancora incontaminato e un giorno è costretta ad affontare l'invasione della principessa Kushana e delle sue truppe, alla disperata ricerca di un modo per far sorgere nuovamente il Dio Guerriero...
Nausicaa della Valle del vento è stato, assieme a Proteggi la mia terra, il primo manga "serio" che abbia mai comprato e letto. Era il 2000, frequentavo il primo anno di università e l'idea di spendere quasi 10 euro al mese per un fumetto era al limite dell'irresponsabilità viste le mie scarse finanze; eppure, ero stata rapita dagli eleganti disegni di Miyazaki, dall'edizione gigante con le tavole virate in seppia, dagli splendidi acquerelli delle copertine, quindi come avrei potuto rinunciarvi? Col senno di poi sono felicissima di averlo fatto perché quella di Nausicaa è una storia splendida e commovente, un vero Capolavoro manga, un racconto in grado di parlare al cuore del lettore e di farlo riflettere. Non si tratta di una storia semplice e di immediata comprensione, questo no: la trama del manga racchiude in sé non solo il messaggio ecologista dell'anime ma anche profonde riflessioni sul ruolo della donna, sulla filosofia, sulla religione, sulla guerra e sulla natura umana e servirebbero una serie di post solo per sviscerare il contenuto dei singoli volumi. Eppure, nonostante tutta questa carne al fuoco e alla progressiva trasformazione di Nausicaa da ragazzina vivace ad adulta protettrice di un doloroso segreto, io ai personaggi di Miyazaki non ho mai smesso di volere bene. L'anime Nausicaa della Valle del vento mette in scena l'azione dei primi due volumi del manga perché il sensei lo stava ancora scrivendo e ciò ha reso l'opera filmica molto più "semplice", fruibile ed universale rispetto alla sua controparte cartacea ma non meno bella o poetica. In essa, assistiamo alle peripezie della giovane Nausicaa, principessa della Valle del vento dotata di strani poteri (o per meglio dire di una sensibilità particolare) che le permettono di entrare in comunione con la natura e la spinge a provare una sana ed irrefrenabile curiosità verso tutto ciò che la circonda. Il cielo azzurro dove la protagonista si libra col suo Mehve è in netto contrasto con l'oscurità velenosa che ha ormai inghiottito la Terra; quello di Nausicaa è infatti un mondo post-apocalittico, retrocesso ad una sorta di medioevo a seguito di una terribile guerra nucleare che ha spazzato via buona parte della civiltà. La terra stessa è diventata velenosa e putrida, in essa convivono laghi acidi e foreste dall'aspetto spettrale in grado di generare spore velenose e contaminanti oltre a fungere da tana per insetti giganteschi e pericolosi, però nella Valle del vento la gente vive in pace e gli abitanti sono arrivati ad accettare questa situazione. Così non è per la gente di Pejite che, alleatasi con la Principessa Kushana e spinta dalla folle idea di spazzare via il cosiddetto Mare della putrefazione e liberare la terra dagli insetti, decide di riesumare il Dio Guerriero, ultimo superstite della stirpe di mostri artificiali che già una volta aveva annichilito il pianeta.
Nausicaa della Valle del vento parte da una situazione in cui guerra, brama di potere e stupidità hanno irrimediabilmente rovinato l'ambiente, rendendolo velenoso ed inospitale e fiaccando l'anima delle persone, costrette a vivere nella paura della morte incombente. L'arroganza degli esseri umani, convinti di avere il diritto esclusivo di stare sulla terra, viene messa in discussione con eleganza e delicatezza dal Sensei Miyazaki; attraverso il personaggio di Nausicaa lo spettatore arriva a comprendere l'incredibile capacità della natura di rinnovarsi e purificarsi da quello che è il parassita più nocivo, quella porzione di umanità incapace di rispettare ciò che la circonda e fermamente convinta che il mondo sia suo, tanto da ergersi a giudice e boia di creature innocenti o da sentirsi in diritto di creare delle aberrazioni per il solo gusto di conquista. A differenza degli altri, Nausicaa è in grado di aprire il proprio cuore e ascoltare la voce della Natura, che siano vento o insetti, e di comprendere l'enorme e doloroso segreto celato nelle profondità della Foresta. E' grazie a lei che noi spettatori, nonostante siamo consapevoli della loro pericolosità, arriviamo ad amare gli occhi azzurri dei pericolosi Ohmu (i colori utilizzati per l'anime non sono solo belli, sono proprio ipnotici) e anche la bellezza incredibile della Foresta pietrificata, con le spore che fluttuano nell'aria come neve; rifuggiamo la bassezza di Kushana e il disgustoso, purtrido orrore del Dio Guerriero, che pure dovrebbero essere i campioni dell'umanità, e bramiamo di poter volare insieme a Nausicaa coronando la passione di Miyazaki per i velivoli strani, anche se basterebbe un solo soffio di vento a farci marcire i polmoni. Il destino dell'uomo, per come viene dipinto da Miyazaki, non è dei più sereni, nonostante la visione salvifica e quasi messianica di una Nausicaa in piedi in mezzo alle "spighe d'oro". Eppure, chissà perché guardando Nausicaa nella valle del vento mi sono commuovo sempre, fino a riuscire ad accettare un imminente destino di morte, poiché anche in essa ci sono vita e rinnovamento, magari non per noi ma sicuramente per quelli che verranno dopo, che non meritano il mondo disastrato e velenoso che stiamo lasciando. Sono tanti anni, più di trenta, che la voce degli Ohmu tenta di metterci in guardia, pur cullandoci con le meravigliose immagini di Miyazaki e le splendide musiche di Joe Hisaishi, ma è più facile fare orecchie da mercante come Kushana e affidarci ad un qualche Dio Guerriero che cancelli tutto ciò che gli esseri umani hanno fatto di buono, lasciandoci solo paura, desiderio di vendetta e profonda ignoranza. Sta succedendo a Palmira, succede ogni giorno in ogni parte del mondo. Il racconto di Miyazaki è valido tanto oggi quanto allora e c'è solo da augurarsi che la storia di Nausicaa ci insegni prima o poi ad osservare, ascoltare, capire e rispettare questo mondo malato prima che sia troppo tardi.
Del regista e sceneggiatore Hayao Miyazaki ho parlato QUI.
Nausicaa della Valle del vento è stato trasmesso solo una volta in Italia, nel 1987 su Rai 1. Non so dire se fosse la versione integrale ma credo di sì visto che, a quanto pare, il film è stato diviso in quattro parti, mentre agli americani nel 1985 è toccato sorbirsi un adattamento pesantemente tagliato: Warriors of the Wind, questo il titolo della pellicola mutilata, è stato privato di quasi 25 minuti di girato, tra cui i titoli di testa e di coda, le sequenze in cui Nausicaa esplora la foresta, il dialogo tra lei e Yupa nel laboratorio, i flashback della giovane Nausicaa e dell'Ohmu e i momenti in cui Nausicaa e Asbel discutono della natura della foresta, inoltre molti dialoghi sono stati completamente riscritti (autore dello scempio è stato David Schmoeller, sceneggiatore di Puppet Master e dei suoi seguiti. Come possano aver anche solo PENSATO di metterlo a confronto con Miyazaki è un mistero). Nel 2012 invece, in occasione della mostra Kanchō Anno Hideaki Tokusatsu Hakubutsukan, è stato presentato il corto live action Kyoshinhei Tôkyô ni arawaru (Il Dio robot gigante compare a Tokyo), una sorta di "prequel" di Nausicaa della Valle del vento diretto da Shinji Iguchi, regista del recentissimo L'attacco dei giganti e autore degli storyboard della serie Evangelion: purtroppo non riesco a trovarlo da nessuna parte, se qualcuno ha idea di dove possa reperirlo mi faccia un fischio via mail! Detto questo, se Nausicaa della Valle del vento vi fosse piaciuto recuperate La città incantata e La principessa Mononoke. ENJOY!