La Cisl di Marsala interviene sul caso delle imbarcazioni nello stagnone scrivendo direttamente al sindaco di Marsala Giulia Adamo.
"Il diportismo nelle aree di riserva naturale - scrive nella nota il responsabile marsalese Chirco - come giustamente lasciano intendere i tecnici del comune di Marsala, 'può avere un impatto considerevole sulle biocenosi marine'. Cosa che è da ritenere scontata, anche nel periodo estivo, nelle acque lagunari, da basse a molto basse (altro che pescaggio di 70 cm.) dello Stagnone, dove le praterie di Posidonia (habitat prioritario) sono per buona parte affioranti, dove gli avannotti di parecchie specie ittiche trovano una nursery straordinaria. Per non compromettere l'ossigenazione in laguna, non c'è bisogno di particolari studi da affidare ad Università, ma basta eliminare gli scarichi delle imbarcazioni da diporto, pulire con regolarità i canali dell'Isola Grande, eliminare eventuali scarichi fognari che potrebbero finire in laguna".
"Affondare lo Stagnone, con l'appiglio dell'ossigenazione, sarebbe un vero sacrilegio, - conclude il responsabile della Cisl - visto che potrebbe portare anche alla scomparsa di lingue di terra che si incuneano in laguna, di barene, tanto ricercate tra settembre e maggio dagli uccelli migratori acquatici, svernanti e di passo. Lei, Sig. Sindaco, se vuole realizzare i suoi programmi nella riserva, chieda l'abolizione di tutti i vincoli di tutela o altrimenti si scordi dello Stagnone, visto che non si può pretendere che la Regione si dissangui per mantenere le riserve naturali…"