Navigare Sicuri ... ciò che mi ha lasciato

Da Lory7
Come vi avevo annunciato la settimana scorsa, sono andata all’ultima tappa del tour Navigare Sicuri organizzato da Telecom Italia in collaborazione con FattoreMamma.

E’ stato un tour di 10 tappe in dieci città italiane, per sensibilizzare adulti e ragazzi sull’uso consapevole del web.Al giorno d’oggi internet è diventato, forse, il mezzo più usato per informarsi, per conoscere nuove persone ed imparare tante cose ma, se non usato nel migliore dei modi, può diventare un’arma a doppio taglio specialmente per i più giovani che non hanno ancora la capacità di distinguere un vero amico da un falso amico.Io adoro internet perché è una fonte infinita di informazioni, perché si viene in contatto con delle realtà diverse, perché non ci sono ostacoli alla conoscenza e non ci sono censure o false informazioni come quelle provenienti dalla televisione, ma per quanto sia bello e interessante navigare in internet, può essere altrettanto pericoloso.
Questa 10^ tappa si è tenuta il 15 maggio scorso a Roma, presso il Convitto Vittorio Emanuele II in via Marcello Prestinari n° 8 e ha affrontato temi come il cyberbullismo, il possibile furto d’identità, il sexting e i vari argomenti correlati al mondo di internet.Ospiti di questa 10^ tappa, presentata da Marcella Logli, Direttore Corporate Identity & Public Relations e Segretario Generale Fondazione Telecom Italia, sono stati Carolina Rey, giovanissima conduttrice del Tiggì Gulp, il TG dei ragazzi che va in onda tutti i giorni su Rai Gulp, Silvia Tropea, avvocato e mamma blogger di Genitori Crescono e ultimo, ma solo in ordine di presentazione, il Generale Umberto Rapetto un vero personaggio. Il Generale Rapetto, informatico ed ex ufficiale della Guardia di Finanza, fondatore e guida del GAT – Gruppo Anticrimine Tecnologico, nel 2001 ha diretto le indagini relative agli attacchi telematici a danno del Pentagono, della NASA e della Corte dei Conti, portando all’arresto dei relativi hacker e alla condanna dei vertici del Monopolio di Stato e quindi, chi meglio di lui poteva fare un intervento a Navigare Sicuri?
A questo evento, al quale hanno partecipato i ragazzi della scuola secondaria dello stesso Convitto, alcuni loro genitori e ovviamente i relativi insegnanti, è stata fatta prima una panoramica generale sull’argomento e poi, attraverso vari video, sia mini-film realizzati dalla Scuola Holden di Torino, sia video forniti dal Generale Rapetto, sono stati affrontati quelli che sono i temi fondamentali per aiutare i ragazzi a distinguere il bene dal male nel web.Dopo ogni intervento è stata data la possibilità di fare delle domande ai vari ospiti e devo dire che i ragazzi, anche se così giovani, hanno fatto domande interessanti; ma in fin dei conti, c’è un motivo se vengono chiamati “Nativi Digitali”, mentre noi adulti veniamo chiamati “Immigrati Digitali” perché in questo mondo digitale, ci siamo arrivati un po’ per volta e lo abbiamo conosciuto strada facendo.
I ragazzi hanno chiesto se è possibile “scovare” i membri del gruppo Anonymous, cosa che non avrei mi pensato potessero conoscere, hanno fatto domande relative a Facebook, il social Network forse più in voga in questo momento, al quale, con mia grande sorpresa, praticamente tutti erano iscritti, anche se troppo giovani; hanno chiesto se è possibile essere rintracciati se si guardano dei video su Youtube, se si fa un qualsiasi movimento in rete e ad ogni domanda molto interessante, è stata data una risposta altrettanto interessante.Io personalmente sono rimasta affascinata dall’intervento del Generale Rapetto, che con grande chiarezza e simpatia ha spiegato la cosa fondamentale che tutti i frequentatori del web dovrebbero sapere: qualsiasi cosa e dico QUALSIASI, venga postata su internet, non è più possibile eliminarla e questo è fondamentale da sapere perché anche una semplice foto, si potrebbe ripercuotere sul futuro di ognuno di noi.
Quando ci iscriviamo ad un sito e poi, per un motivo o per un altro decidiamo di cancellarci da quello stesso sito, cancelliamo la nostra iscrizione solo apparentemente perché tutti i nostri dati, foto o qualsiasi altra informazione, nel momento in cui vengono caricate in rete, vengono anche memorizzate e tenute nella memoria informatica dello stesso sito, quindi quando caricate delle foto ad esempio su Facebook e magari sono foto dove siete svestiti, sappiate che una volta fatto, non potete tornare più indietro perché, anche se voi cancellate quella foto, un vostro contatto può averla già salvata e postata a sua volta o inviata ad altri suoi contatti e comunque, rimane nella memoria di Facebook.
Mi rivolgo specialmente ai ragazzi e alle ragazze adolescenti: non postate mai vostre foto, specialmente se siete in costume o in abbigliamento intimo, da nessuna parte, non fornite a nessuno dati sensibili come indirizzo, numero di telefono, numeri di carte di credito, postepay e altro, perché sappiate che 1) non avete più modo di cancellarli veramente, 2) potreste attirare l’attenzione di pedofili e male intenzionati, 3) alcune persone possono fingersi amici per reperire quante più informazioni possibili con lo scopo magari di effettuare dei furti all’indirizzo fornito o con lo scopo di svuotarvi il conto in banca, 4) potreste diventare vittima di un furto d’identità, ecc. ecc.
Sembra un’esagerazione, ma purtroppo è un dato di fatto.
Il discorso sull’uso consapevole del web, sarebbe molto molto lungo e io non ho né i requisiti e né la preparazione per raccontarvi tutto, ma se seguite il sito di Navigare Sicuri o se comunque fate delle ricerche in rete, vi si può aprire un mondo.Ciò che posso dire e ciò che da frequentatrice “matura e consapevole” del web e da MAMMA posso consigliarvi, è che qualsiasi cosa succeda, qualsiasi problema possiate avere, non abbiate paura di rivolgervi ai vostri genitori, agli insegnanti, ai genitori del vostro migliore amico o amica, insomma, cercate sempre di avere un punto di riferimento FIDATO e adulto che possa darvi un consiglio sincero e utile.
Se volete vedere il video on demand della tappa di Roma, qui trovate il video.

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