di Martina Calogero
Indagini archeologiche effettuate nella Grecia meridionale, a Creta, hanno consentito di scoprire le prove dei primi viaggi per mare della storia che risalirebbero a centotrentamila anni fa. Gli scavi di Plakia hanno permesso di scoprire la più antica testimonianza della navigazione al mondo: alcuni reperti costruiti prima del Neolitico, in età paleolitica, fra i settecento e i centotrentamila anni fa.
I manufatti, delle asce, sono stati scoperti vicino a delle piattaforme sottomarne databili a circa centotrentamila anni fa: questa è la prova che le prime navigazioni nel Mediterraneo sono avvenute molto prima di quanto si credesse. Fino ad oggi, il più antico viaggio nel bacino del Mediterraneo era datato a dodicimila anni prima di Cristo. Il professor Curtis Runnels, un membro dell’equipe di archeologi che ha effettuato la scoperta, pensa che se gli abitanti di Creta potevano navigare nel Mediterraneo centotrenta mila anni fa, è probabile che riuscissero anche a compiere viaggi oltre al Mare Nostrum.
Secondo Eléni Panagopoulou e Thomas Strasser questi scavi faranno luce sulla storia della colonizzazione europea da parte di ominidi provenienti dall’Africa. Secondo gli storici, questi ominidi avevano viaggiato in Europa a piedi, ma le nuove scoperte dimostrano che alcuni di loro viaggiarono anche per mare.
Fonte: Archeorivista