NBA Day By Day: Clippers fuori dal guado?

Creato il 17 dicembre 2015 da Retrò Online Magazine @retr_online

Seconda sconfitta consecutiva per i Bucks dopo aver chiuso la striscia vincente in regular season NBA dei Golden State Warriors: allo Staples Center, dopo aver perso coi Lakers, hanno la peggio anche contro i Los Angeles Clippers

I Milwuakee Bucks partono senza Greg Monroe e, complice un attacco a tratti inguardabile, vanno sotto nel punteggio da inizio partita e vengono finiti dalle triple di CP3 e JJ Redick, tenuti in media in campo per 30 minuti da coach Doc Rivers.

È proprio la panchina l’arma vincente dei Los Angeles Clippers, che hanno vinto 6 delle ultime 7 partite giocate e affronteranno i San Antonio Spurs nella prossima nottata NBA. Coach Rivers conferma Mbah a Moute come ala piccola titolare, ma per le sue carenze in fase offensiva non lo tiene in campo per più di 18 minuti, ruotato in continuazione con Wesley Johnson (che garantisce miglior precisione dall’arco, ma anche minor pressione difensiva), con cui i Clippers hanno forse il loro miglior quintetto offensivo (Wesley gioca infatti quasi unicamente con gli altri titolari) e Lance Stephenson, uno dei 5 giocatori che compongono il secondo quintetto Clippers, insieme a Josh Smith. Smith guida la second unit con 13 punti frutto di un 3 su 3 dall’arco, statistica sulla quale coach Rivers sa di non poter fare troppo affidamento sul lungo periodo. La panchina, insieme ai dubbi di Rivers su chi sia l’ala piccola titolare e la troppa emotività della squadra (guidano l’ NBA per falli tecnici ed in questa occasione Jordan si fa espellere per proteste), è stata fino ad ora il problema dei Clippers in questa stagione regolare NBA: per talento potrebbe essere una delle prime 3 panchine NBA, ma amalgamare giocatori con la personalità ed il tipo di approccio alla partita come Smith, Stephenson, Pierce e Jamal Crawford (molti dubbi sulla centralità del ruolo di questo giocatore, diverse tesi sostengono che con lui come ago della bilancia per la squadra i Clippers non potranno mai essere veramente una contender) non è certo impresa semplice. In questa partita, ad ogni modo, tengono testa anche ai titolari dei Bucks e, grazie a loro, i leader dei Clippers riescono ad avere un minutaggio limitato, elemento essenziale per decidere la partita nel finale e che lo sarà anche più avanti quando inizieranno i playoff NBA. Chris Paul è il solito trascinatore ed è il primo play NBA nel mix fra attacco e difesa: nella partita non ha problemi ad affrontare Michael Carter-Williams e a chiudere la partita nel finale. Blake Griffin sbaglia qualche scelta (principale difetto del lungo), ma nel finale si dimostra lucido segnando tiri decisivi per mantenere a distanza i Bucks, lucidità che farebbe comodo anche nelle partite importanti dei playoff.

Following last night's win, the Clippers have won 9 of their last 11 games: https://t.co/7p6C3s2B14 pic.twitter.com/YvylCnJ7RD

— LA Clippers (@LAClippers) December 17, 2015

I Bucks non riescono a vedere la luce in fondo al tunnel ed è veramente un dispiacere pensando alle potenzialità che può avere la squadra. Coach Kidd schiera l’ennesimo diverso quintetto titolare, stavolta tenendo Giannis Antetokounmpo in panchina e OJ Mayo titolare, in una versione “piccola” dei Bucks. Il migliore in campo è proprio OJ Mayo, che tiene a galla i Bucks con triple spesso fuori ritmo, ma comunque segnate, ed è l’unico a contribuire ad aprire il campo visto il pessimo stato attuale di Middleton (i malevoli potrebbero pensare che l’exploit dello scorso anno fosse coincidente con la scadenza del contratto) e l’incapacità di tirare dalla medio/lunga distanza da parte del greco, di Jabari Parker (che invece non ha problema quando si avvicina a canestro) e di MCW. L’attacco Bucks ha spesso pessime spaziature e la difesa Clippers è concentrata quasi totalmente in area ad impedire le penetrazioni, vista la scarsa attitudine al tiro dei giocatori di Milwaukee. La situazione sembra non poter migliorare da sola ed infatti si sente già parlare di possibili trade o aggiunte al roster che diano un minimo in più di pericolosità all’attacco dei Bucks. Tutti gli amanti del basket NBA si augurano di poter vedere una squadra come Milwaukee al meglio, perché giocatori come Giannis e Parker sembrano davvero sprecati in un contesto perdente, specie pensando alle cose fatte vedere lo scorso anno.

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