Un’intelligente, laboriosa donna di successo la cui vita professionale è perfetta come è messa dal punto di vista personale?
“Sono due persone totalmente differenti. Penso che Addison fosse certamente più sofistica mentre [Rebecca] è più burbera” dice l’attrice facendo un paragone con la dottoressa di “Grey’s Anatomy” e “Private Practice” che l’ha resa famosa.
Rebecca è infatti un duro giudice di giorno e un’amante del divertimento di notte. “È un disastro ma è anche ostinato. Lei capisce la vita vivendola. Non cerca di essere una mamma e nemmeno una relazione, lei è ossessionata dal suo lavoro, molto abile ed intelligente, poi, tutto il resto cade nel dimenticatoio. La vedremo inciampare e commettere molti errori”.
Tuttavia, un po’ di romanticismo pare trovarlo con il dottor Gary Boyd (Ryan Hansen), esperto testimone della sua Corte. In secondo luogo, nel primo episodio, si ritrova come pseudo-custode di un bambino di 8 anni, Robby Shoemaker, i cui genitori sono finiti in carcere, ma non necessariamente queste due persone faranno una grande differenza.
“Non appena ho letto la prima pagine del copione, ho avuto la visione di lei svenuta su quel letto ed ho pensato esser esattamente ciò che volevo fare” racconta Walsh. “Sono riuscita a capire subito come questa donna o questa ragazza sia”.
Questa spericolatezza della protagonista pare essere l’elemento principale che distingue questa commedia da tutte le altre nuove proposte autunnali. “C’è anche un elemento di fantasia reale nel senso che Rebecca dispenda una giustizia osservante. Penso esser davvero soddisfacente e divertente per il pubblico da vedere, del tipo quale condanna creativa si potrebbe ideare nei panni di giudice? Qualcuno fastidioso potrebbe farla franca?” chiede Kate Walsh. [TV Guide]
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