“Di Santa Lucia smanca la notte e crescia la via”
Appena ho scoperto che il 13 dicembre, giorno di Santa Lucia, ci fosse stata una notte bianca digitale dedicata alla cultura, intesa nel più ampio termine possibile, ho fatto un viaggio a ritroso nel tempo e mi sono ritrovata bambina quando tra le braccia dell’amata nonna ‘Nuzziata ascoltavo con la curiosità sincera di una bimba le antiche storie dedicata alla Santa della Luce. Mia nonna con molta maestria mi raccontava come il giorno di Santa Lucia fosse, per i bambini della sua generazione, un giorno atteso tutto l’anno: era il giorno dei doni, il giorno in cui finalmente si potevano gustare i primi dolci natalizi. Per non far morire questa antica tradizione, mia nonna, il 13 dicembre di ogni anno, mi faceva trovare un piccolo dono, qualcosa di semplice, ma importante e da allora ogni anno aspetto con ardore questa giornata e a volte anche io faccio un dono a chi mi sta vicino.
Fino agli anni sessanta a Brindisi e provincia si era soliti festeggiare la giornata più lunga dell’anno (è a partire dal 13 dicembre che la luce della giornata aumenta lievemente) con riti religiosi e, poi, con pettole, gli occhi di Santa Lucia e il vino caldo. La tradizione, molto probabilmente, ha origini siciliane. Nel brindisino, soprattutto nella città di Erchie, la festività è molto sentita anche oggi. Infatti, fu proprio dove oggi sorge la cittadina di Erchie che per qualche tempo sostò il corpo della Martire Lucia, cui furono strappati gli occhi. Il corpo della Santa rimase fermo nei pressi di una sorgente nel bosco oritano dove oggi sorge Erchie, un paesino di 9mila abitanti che si trova in un punto strategico del Salento tra le città di Brindisi, Lecce e Taranto. Ad Erchie la tradizione di Santa Lucia è molto sentita anche perché nel Santuario dedicato alla Santa sono conservate due reliquie e si innalza la sorgente d’acqua santa, e la tradizione vuole che si ci bagni la mano e ci si strofini gli occhi per avere la protezione di Santa Lucia.
Una notte bianca digitale tra hashtag, tweets e foto condivise tra i social per ricordare le antiche tradizioni di Brindisi e provincia mi è sembrata subito un qualcosa di unico, un’occasione per ridare vita a quelle tradizioni che ormai non esistono più. #NBTWTravel e #NBTWRicordi perché oggi i ricordi personali e tradizioni del territorio si fondono dando vita ad una notte ricca di emozioni reali.
Liberiamo la cultura anche a Brindisi!
#TWBrindisi